Premio Roberto Morrione, presentati i tre video finalisti
«L’importanza del Premio Morrione è quella di immettere qualità dentro l’informazione». Esordisce con queste parole Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3, all’incontro tenutosi in via della Lungara in occasione del centenario della nascita dello studioso canadese McLuhan. «La scelta fatta dimostra la straordinaria modernità nel ricordare Roberto Morrione, investendo nella produzione culturale dei giovani», gli fa eco il professor Morcellini dell’Università La Sapienza di Roma, pronto a dare diritto di cittadinanza al Premio all’interno dei canali informativi dell’Ateneo.
Due descrizioni che rendono bene l’idea di chi è stato Roberto Morrione: una vita spesa per i giovani e per un’informazione libera da ingerenze e soprusi. Giornalista Rai, fondatore e Direttore di Libera Informazione, scomparso il 20 maggio del 2011 dopo una lunga malattia. La forte volontà di continuare il proprio mestiere, sempre libero e capace di andare al di là delle semplici notizie di cronaca, lo ha spinto, dopo la lunga esperienza in Rai, culminata con la direzione di Rainews 24, da lui fondata, a intraprendere un nuovo viaggio con Libera Informazione.
Un cammino caratterizzato dalla volontà di raccontare, approfondendoli, i fatti di mafia che insanguinano il nostro Paese, dando la possibilità a giovani giornalisti precari di poter raccontare storie troppo spesso ignorate dall’informazione. Gli insegnamenti di Roberto Morrione hanno lasciato frutti importanti. Ne è testimonianza il Premio a lui dedicato, rivolto a giovani cronisti, freelance, operatori dell’informazione, inserito all’interno del Premio Ilaria Alpi. Stamani, all’Accademia dei Lincei di Roma, sono stati presentati in anteprima i video delle tre inchieste finaliste.
Le inchieste scelte, riguardanti la corruzione nel mondo politico, i veleni utilizzati nei campi di tabacco e il traffico di rifiuti radioattivi, sono stati presentati da Ennio Remondino e Maurizio Torrealta, giornalisti Rai e tutor del Premio Roberto Morrione. Presenti in sala la moglie, Mara Filippi Morrione e la figlia Gaia Morrione, animatrici del premio giornalistico. «E’ un fatto straordinario – ha sottolineato Torrealta – l’idea che due ragazze, autrici dell’inchiesta sulla corruzione 2.0, abbiano sfidato Montecitorio su un appalto affidato a un giro di società a scatole cinesi dove figurano persone indagate e condannate».
Le tre inchieste finaliste della prima edizione del Premio Roberto Morrione saranno trasmesse, dopo il 20 luglio, da Rainews 24 e proiettate l’8 settembre durante le giornate del Premio Ilaria Alpi, dove sarà annunciato anche il vincitore.
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