Vent’anni dopo la strage di via D’Amelio
Palermo, via Mariano D’Amelio. E’ una caldissima domenica quella del 19 luglio 1992. Il giudice Paolo Borsellino sta andando a trovare l’anziana madre. Alle 16:58 un terribile boato scuote la città, trasformandola in uno scenario infernale. Un’autobomba, una Fiat 500 si scoprirà in seguito, esplode al passaggio delle auto che scortano Borsellino. Una tragedia immane, soltanto 57 giorni dopo Capaci, la prima delle stragi della stagione terroristica intrapresa da Cosa nostra con la complicità di settori deviati delle Istituzioni.
A vent’anni dalla Strage di via D’Amelio, l’Italia si prepara a commemorare Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.
Prima di tutto Palermo. Le iniziative di commemorazione sono iniziate ieri e proseguiranno oggi e domani. Per il 19 luglio è previsto un presidio in via D’Amelio con la partecipazione di scolaresche e associazioni della società civile. Saranno presenti pure gli atleti disabili della corsa ciclistica “A Ruota Libera” partiti dalla Valle Camonica lo scorso 6 luglio. A seguire la commemorazione dei magistrati e un minuto di silenzio alle 16:58.
A Trieste, città natale dell’agente di polizia Walter Eddie Cosina, si concluderà una settimana di commemorazioni, organizzate da Libera e dal Comune, con un concerto alle ore 19:00 presso la Questura.
Tra le tante iniziative in programma si segnala quella di Vigevano, in Lombardia, dove si darà vita a una commemorazione lunga 20 ore. L’inizio è previsto per le 4:00 di mattina.
A Milano i magistrati si riuniranno a Palazzo di Giustizia per un pomeriggio di riflessione organizzato dall’Anm con Libera.
A Corchiano, nel viterbese, il 21 luglio ci sarà una manifestazione che coinvolge tutti i sindaci del territorio e che inizierà con il ricordo di Paolo Borsellino.
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