Gdf sequestra in Calabria parco eolico e beni per 350 milioni euro
La Guardia di Finanza di Catanzaro ha annunciato oggi di aver sequestrato beni per 350 milioni di euro, tra cui un parco eolico con 48 aerogeneratori, nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sull’ingerenza della ‘ndrangheta nell’economia locale. Secondo gli investigatori, il parco eolico “Wind Farm Isola Capo Rizzuto” – realizzato nell’omonima cittadina del crotonese e considerato uno dei più grandi d’Europa per “estensione e potenza erogata”, dice la Finanza in una nota – è in realtà di proprietà di una cosca locale, che ha operato attraverso prestanome.
A curare le fasi di realizzazione dell’impianto, dicono ancora gli inquirenti – citando i risultati di alcune intercettazioni – sarebbe stato il nipote del capo clan, Pasquale Arena, attraverso quattro persone. “Tali circostanze… – scrive la Finanza – hanno dimostrato come lo stesso affare non costituisca il frutto di un’iniziativa economica libera e scevra da condizionamenti di natura ‘mafiosa’, bensì il risultato di un preciso disegno strategico rientrante nell’alveo degli interessi imprenditoriali della cosca…”.
L’inchiesta, dice la Gdf, ha portato anche ad accertare “numerose violazioni” nelle autorizzazioni concesse al parco eolico da parte della Regione Calabria e nel rispetto dei vincoli archeologici, paesaggistici e urbanistici. I finanzieri hanno sequestrato, oltre alla “Wind Farm”, quote di alcune società. Un’altra società, coinvolta nelle operazioni legate al parco eolico, è stata invece sequestrata nella repubblica di San Marino.
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