Brindisi, la Guardia di Finanza assesta un altro duro colpo ai “signori della droga”
La Guardia di Finanza di Brindisi assesta, nel giro di poche ore, un altro duro colpo ai trafficanti di morte. Tutto comincia il 4 maggio 2011, quando vengono sequestrati circa 360 chili di marijuana nascosti nella parte superiore del rimorchio-frigo di un autoarticolato arrivato nel porto di Brindisi grazie ad un traghetto proveniente dall’ Albania. Durante l’ ispezione i finanzieri trovarono anche cellulari e agende ricche di appunti di rilevante importanza per avviare l’ indagine. Gli inquirenti hanno sottoposto ad intercettazioni ambientali e telefoniche circa 200 utenze dei soggetti albanesi coinvolti nei traffici illeciti. Quindi, l’operazione “Shopping Mall”, che ha avuto il suo epilogo ieri con le 13 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Brindisi Maurizio Saso, su richiesta del Pm Valeria Farina Valaori, prende il via ben 14 mesi fa. In questo periodo di tempo sono stati sequestrati 740 chilogrammi di marijuana, 2 pistole, 2 caricatori e 34 cartucce. Gli arresti in flagranza di reato, senza contare quelli compiuti ieri, sono stati 17 (10 albanesi, 6 italiani e un kosovaro). Tra le 13 ordinanze di custodia cautelare emesse ieri tre riguardano italiani: un uomo di San Michele deceduto durante le indagini, Vito Manta di San Pietro Vernotico finito in manette, mentre è sfuggito alla cattura dei militari Enrico Lapadula di Fasano.
L’ ultimo sequestro, in ordine cronologico, della sostanza stupefacente appartenente al clan italo-albanese, è stato compiuto nel febbraio 2012 a Fasano, città dove la droga veniva depositata. In quella circostanza i finanzieri fermarono e arrestarono 4 albanesi con 140 chili di droga.
La marijuana sbarcava nel porto di Brindisi e da qui veniva caricata e trasportata su mezzi verso un deposito di Fasano. Lo spaccio avveniva nei parcheggi dei centri commerciali della zona: Conforama a Fasano, Le Colonne a Brindisi e Auchan a Mesagne, ovviamente all’ insaputa della gestione degli stessi ipermercati. Da qui il nome dell’ operazione “Shopping Mall”. Gli acquirenti arrivavano anche da altre parti d’ Italia.
Nell’ ultimo periodo, per essere ancora più efficienti, i trafficanti avevano anche acquistato una barca di 6 metri per andare a rifornirsi di droga in Albania. La traversata partiva sempre dal porto di Savelletri. Gli investigatori hanno quantificato in circa 1 milione di euro i proventi dell’ attività illecità.
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