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Al via “Trame” festival dei libri sulle mafie

Di Michela Mancini il . Calabria

Tutto pronto a Lamezia Terme per l’apertura di “Trame”, il festival dei libri sulle mafie che animerà la cittadina calabrese da oggi fino al 24 giugno.  Questo pomeriggio alle 17,30, il Festival verrà  simbolicamente inaugurato  con l’incontro “Il Coraggio  Delle Donne” dedicato alle donne che denunciano la ‘ndrangheta. Il dibattito sarà coordinato dalla giornalista Bianca Stancanelli, ospiti il magistrato Alessandra Cerreti, la scrittrice calabrese Angela Bubba, la giornalista Angela Corica e la presidente della Fai  Maria Teresa Morano.  Seguirà il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso che alle ore 20 presenterà il suo libro “Liberi tutti” : un appello tutto rivolto alle nuove generazioni affinché continuino ad impegnarsi contro la criminalità organizzata.
Oggi protagonisti di Trame anche i magistrati Raffaele Cantone con il saggio Operazione Penelope e Michele Prestipino che insieme allo scrittore Gaetano Savatteri presenterà “Il Contagio. Come La ‘ndrangheta ha infettato l’Italia”, scritto insieme al collega Giuseppe Pignatone.   Saranno tantissimi i libri presentati durante questa prima giornata di Trame. Lamezia è in fermento, su corso Numistrano sono già pronti gli stand dove per tutta la durata del Festival esporranno alcune case editrici, le librerie di Lamezia riunite e i prodotti del consumo critico. La giornata inaugurale si chiuderà con due momenti di spettacolo: alle ore  21 l’attore e drammaturgo Davide Enia proporrà il reading con musica dal vivo “Così in terra” e poi a mezzanotte tutti in piazza con il duo composto dai siciliani Salvo Ficarra e Valentino Picone che metteranno in scena lo spettacolo Il sorriso di Padre Pino dedicato alla memoria di padre Pino Puglisi.  
Una giornata piena, che non concederà pause, all’insegna della cultura, primo avamposto della lotta contro le mafie. Proprio Lirio Abbate, giornalista d’inchiesta e direttore artistico di Trame ha voluto inaugurare il festival con un monito: «Bisogna stare attenti a come la mafia si infiltra nell’antimafia. Molti, attraverso il paravento della finta antimafia, cercano solo di allontanare i sospetti e le inchieste della magistratura. Spesso – ha continuato Abbate – vedo la politica e gli imprenditori riempirsi la bocca con le parole legalità e antimafia – ormai inflazionate – che poi nei fatti non si concretizzano. Ancora oggi in Calabria – ha concluso il giornalista – si vedono i politici che vanno a braccetto con gli ‘ndranghetisti e che fanno affari con imprenditori collusi».
Per non abbassare mai la guardia, per ricordare all’Italia che la Calabria è in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. Non la Calabria dei politici corrotti, quella della società civile che sta lavorando nell’ombra e nel silenzio per costruire legalità, così che le nuove generazioni non siano per forza costrette a fuggire. Trame è anche questo.

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