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Inaugurata a Bologna la sede della Dia

Di Gaetano Liardo il . Emilia-Romagna

E’ stata una battaglia di quelle lunghe e difficili, ma alla fine liberainformazione.org/news.php?newsid=16483″>il risultato tanto atteso è arrivato. Stamattina è stata inaugurata la sede della Direzione investigativa antimafia a Bologna. In questo modo l’Emilia Romagna non dipenderà più dal Centro Dia di Firenze, ma avrà una sezione in casa che si occuperà dell’intero territorio regionale. Una sezione operativa, che si coordinerà sempre dal centro fiorentino, ma che potrà lavorare al contrasto delle mafie in Emilia Romagna, a stretto contatto con la Dda bolognese. 

L’annuncio è stato dato ieri dal Procuratore distrettuale antimafia di Bologna Roberto Alfonso, nel corso della presentazione della ricerca sulle mafie in Emilia Romagna curata da Enzo Ciconte. La soddisfazione è tanta, e il lavoro da fare ancora di più. Specialmente nel monitorare tutti gli appalti per la ricostruzione post sisma che, come purtroppo spesso accade, attira gli appetiti delle cosche. «La presenza della Dia in regione è garanzia di un’attività più incisiva – commenta Roberta Bussolari che, con Daniele Borghi, coordina le attività di Libera in Emilia Romagna – Bisogna certamente dire che da quando si è insediato il procuratore Alfonso si nota una differenza rispetto al passato». Lo stesso procuratore che, da oggi potrà utilizzare gli uomini della Dia per condurre le proprie indagini. 

«Oggi abbiamo una magistratura inquirente attenta e partecipe – sottolinea la Bussolari – che non si sottrae ai nostri inviti a partecipare ad iniziative pubbliche, e che, come nel caso di Alfonso, è disponibile a confrontarsi e ad insistere sulla dimensione culturale del contrasto alle mafie». «Il fatto di avere una sezione operativa della Dia sul nostro territorio – conclude – è quello che speravamo, specialmente oggi in una fase come quella che stiamo vivendo».  Soddisfazione anche da Piacenza, dove la coordinatrice provinciale di Libera, Antonella Liotti, non nasconde il suo entusiasmo.

Proprio a Piacenza, nel corso di uno dei seminari organizzati da Libera Informazione con l’Assemblea legislativa emiliano-romagnola, partì nel 2010 la richiesta di attivarsi per richiedere l’apertura di una sezione della Dia. A lanciare pubblicamente la richiesta il consigliere regionale Marco Carini. Da allora fu una lunga battaglia, che ha visto compatte le istituzioni regionali, preoccupate dalla presenza sempre più opprimente delle mafie in regione. 

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