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A Lamezia Terme torna “Trame”, un festival dei libri su mafie e illegalità

Di Michela Mancini il . Calabria

Dal 20 al 24 giugno si terrà a Lamezia Terme la seconda edizione di “Trame” il Festival dei libri sulle mafie. Il  segnale è chiaro: anche la Calabria si schiera, scegliendo la cultura. Si parte dalla parole che riempiono i quasi 50 libri che durante il festival verranno presentati, per  rendere giustizia a chi, questa terra martoriata, non l’ha dimenticata.  Parole che spaventano, che di solito non si dicono, o che vengono pronunciate a bassa voce,  durante quei cinque giorni invaderanno le strade di Lamezia.
Pochi giorni fa, il festival ideato da Tano Grasso e diretto da Lirio Abbate –  organizzato dalla Fondazione Trame con il sostegno del Comune di Lamezia Terme, dell’AIE Associazione Italiana Editori, dell’Associazione Antiracket Lamezia Onlus, della FAI Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane – è stato presentato a Roma presso il Cafè de Paris confiscato alla ‘ndrangheta. «L’evento di Lamezia Terme dal 20 al 24 giugno – hanno spiegato gli organizzatori – è prima di tutto un’occasione per un pubblico e una terra spesso dimenticata dai grandi appuntamenti culturali; un’occasione per dire che non dimentichiamo, che siamo accanto a chi la battaglia contro i mafiosi la porta avanti ogni giorno. Ecco quindi gli incontri dedicati alle persone che combattono la battaglia contro le cosche sul territorio ogni giorno come le associazioni antiracket, le donne e i sacerdoti contro le mafie e le testimonianze dei familiari delle vittime innocenti della violenza criminale. Non vogliamo però che Trame rimanga un evento isolato ed ecco perché durante il Festival si terranno workshop per gli studenti universitari su editoria e sul cinema, un segno e un impegno concreto per fare di questo momento l’inizio di un processo di riqualificazione dell’offerta culturale in Calabria. Nei cinque giorni di Trame, Lamezia Terme diventa così la città-simbolo della legalità, la città che noi vogliamo costruire, ed è importante renderla reale, perché é la prova che si possono davvero migliorare le cose, che questo è solo l’inizio».
Per chi c’è stato, la prima edizione di Trame – che si è  tenuta lo scorso giugno – ha rappresentato un punto di svolta nell’antimafia calabrese. Il Festival ha messo sotto gli occhi di tutti la disponibilità e l’entusiasmo dei cittadini per un’iniziativa che già si disegnava rivoluzionaria. Le piazze piene di gente fino a tarda ora, la voglia di ascoltare, di sapere, di informarsi: questa è stata la prima edizione di Trame.  Quest’anno l’organizzazione ha pensato di fare dell’evento un ponte per il futuro: un primo passo per l’impegno concreto.
Infatti, grazie alla collaborazione con Emons che registrerà durante i giorni del Festival un audiolibro con testi inediti di intellettuali, scrittori, giornalisti e magistrati in uscita con il settimanale L’Espresso, Trame non rimarrà in Calabria, sarà fruibile da chiunque voglia mettere un mattoncino sul quel muro. Quello che la città di Lamezia sta costruendo – con la sua amministrazione guidata da Gianni Speranza – deve essere sotto gli occhi di tutti: la Calabria non si rassegna, i calabresi hanno fame di cultura. Il muro che divide la legalità dall’illegalità cresce sempre più alto: le parole diventano azioni. La formula del festival rimarrà uguale alla prima edizione: dalle 18 alle 24 si susseguiranno numerosi appuntamenti della durata di un’ora circa ciascuno, che si svolgeranno in due luoghi del centro storico: Palazzo Nicotera e Piazzetta San Domenico. Saranno tantissimi gli ospiti tra  giornalisti, docenti, magistrati ed imprenditori;  durante gli incontri si presenteranno in spazi all’aperto le varie opere selezionate dagli organizzatori.
In occasione della seconda edizione di Trame, l’Associazione Italiana Editori – promuove il workshop Trame di carta – immaginare l’editoria e la libreria al Sud , riservato agli studenti universitari delle facoltà delle regioni del Sud, per indirizzarli verso percorsi di studio più funzionali al loro futuro impegno lavorativo nel mondo del libro
Si terrà inoltre un seminario ideato e condotto dalla sceneggiatrice Monica Zappelli: Cinema e Mafie. Le ragioni del bene. Il racconto del male. Al termine della parte finale del seminario, che si dovrebbe concludere per fine novembre, «gli autori dei due lavori che raccoglieranno i maggiori consensi saranno seguiti da sceneggiatori professionisti che li aiuteranno a trasformare i loro racconti in un copione per il cinema, in modo da acquisire “sul campo” i primi rudimenti del mestiere di sceneggiatore». Lamezia Terme non si fa mancare nulla, dimostrando che il Sud può essere protagonista di eventi che lasciano il segno, nel vero senso della parola.
Il programma completo, con gli ospiti e i libri presentati, è  reperibile al sito  www.tramefestival.it.  LiberaInformazione seguirà l’evento, documentandolo con interviste e articoli quotidiani. 
 

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