Irruzione a Radio Siani, fu azione della camorra
Minacce ai ragazzi di Radio Siani a Ercolano: il pm antimafia Pier Paolo Filippelli ha chiuso le indagini nei confronti del 33enne Franco Sannino, che il 21 aprile fece irruzione nella sede dell’emittente web della legalità e insultò e minacciò di morte i volontari e alcuni giornalisti che in quel momento stavano accompagnando una scolaresca di Taranto in visita nella sede della radio.
La procura della Repubblica di Napoli, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell’uomo che risulta essere il nipote del boss Giovannino Birra, esponente dell’omonimo clan ed ex proprietario del bene confiscato al corso Resina ad Ercolano, dove, appunto, è ospitata la radio web dedicata a Giancarlo Siani, il giornalista de Il Mattino ucciso negli anni Ottanta dai killer della camorra.
Il Pm ha chiesto che Sannino finisca alla sbarra con l’accusa di minacce aggravate dall’articolo 7 della legge antimafia. Per la Dda partenopea l’irruzione dell’uomo – armato anche di uno sfollagente – fu dettata principalmente dal disappunto e dalla rabbia per la presenza del presidio di legalità e dei giovani all’interno dell’appartamento, un tempo fortino della cosca.
Il pregiudicato, sotto l’effetto dell’alcol, dopo aver più volte minacciato i volontari affacciati al balcone, con una scusa riuscì ad entrare nei locali della radio. Trascinato via da un suo conoscente urlò “Guarda ‘sti scemi, fanno parte dell’antiracket” e poi minacciò: “Vi devo uccidere tutti”.
La pronta denuncia e l’attenzione dei carabinieri della tenenza di Ercolano – guidati dal comandante Gianluca Candurra – permisero l’arresto immediato dell’uomo, tranquillizzando i ragazzi e la scolaresca in visita.
* Fonte: “Ossigeno” – www.ossigenoinformazione.it
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