Da Napoli a Roma, in piazza contro la violenza (FOTO)
Anna P. ha sedici anni e credeva che fosse giusto esserci, dice intonando lo slogan: “Potranno strappare tutti i fiori, ma non fermare la nostra primavera”. C’è Antonella Pepe, segretario regionale dei Giovani Democratici, che quando ha saputo la notizia si è sentita catapultata nelle pagine di storia più brutte che avesse mai letto. “E’ assurdo che dopo vent’anni accadano ancora certe cose”, ribatte Ilaria Giugni, diciannovenne volontaria di Libera.
Sgomento e stupore sono le emozioni prevalse davanti Palazzo San Giacomo, durante la manifestazione di solidarietà organizzata dopo l’attentato all’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi, e la morte della giovane Melissa Bassi. “È stato colpito un luogo sacro, dove innocenza e cultura, incontrandosi, progettano la vita delle persone; il presente e il futuro del paese” ha tuonato don Tonino Palmese, presente in piazza con padre Alex Zanotelli. Con loro sindacati e associazioni: Movimento Agende Rosse Campania, Libera, Coordinamento campano dei familiari delle vittime di criminalità, Federazione antiracket italiana, Associazione nazionale magistrati e Osservatorio sulla camorra e l’illegalità che il 23 maggio, nel ventesimo anniversario della strage di Capaci, si riuniranno alle 17.30 di fronte la Procura di Napoli per osservare un minuto di silenzio.
“L’esplosione davanti a una scuola – ha detto il sindaco Luigi De Magistris – è un fatto di gravità inaudita. La nostra presenza in piazza simboleggia che Napoli e l’Italia stanno reagendo a questo barbaro atto criminale”.
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