NEWS

Omicidio Romanò, ergastolo per Mario Buono e Marco Di Lauro

Di Tiziana Apicella il . Campania

La Terza Corte di Assise ha condannato oggi all’ergastolo Mario Buono e Marco Di Lauro per l’omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della faida di Scampia, ucciso il 24 gennaio 2005. Assolto invece Cosimo Di Lauro per non aver commesso il fatto. La sentenza ha disposto il rinvio del risarcimento dei danni in sede civile, prevedendo una provvisionale di 100 mila euro per i familiari della vittima e di 20 mila euro per la Regione Campania, parte civile nel processo.

Accanto alla Famiglia, la Fondazione Pol.i.s., il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e l’associazione Libera. Per Rita e Maria Romanò, la mamma e la sorella di Attilio, che hanno seguito l’iter giudiziario con grande forza e coraggio, si è giunti oggi ad un primo risultato. Dopo sette lunghi anni finalmente chi ha deciso di farsi giustizia attraverso l’arma della vendetta e della faida uccidendo un innocente  è stato inchiodato alle proprie responsabilità.  La verità processuale che è anche verità etica è stata consegnata alla famiglia.

Un percorso lungo, ma non ancora terminato. Assolto per non aver commesso il fatto Cosimo Di Lauro, il capo clan. L’uomo della guerra di Scampia. L’uomo delle decisioni. Altra strada c’è da percorrere per Attilio e per tutte le vittime  innocenti delle mafie e della criminalità e, come il “giovane gigante buono” scriveva in una sua poesia,  solo  “con  lo sguardo deciso vivrà il cammino”.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link