NEWS

Intimidazioni a Taurianova: cresce l’allarme sociale

Di Anna Foti il . Calabria

Poco più di due mesi fa la comunità di Taurianova si era stretta attorno al sindaco Domenico Romeo per il brutale e vile atto con cui era stato intimidito. Un ordigno fatto esplodere dentro la sua proprietà aveva causato la morte di un cavallo ed ingenti danni. Taurianova aveva ospitato, infatti, l’assemblea aperta alla cittadinanza dell’associazione della Città degli Ulivi composta tra 33 sindaci della Piana, al cospetto di primi cittadini intervenuti anche dal versante jonico; a presiedere i lavori lo stesso sindaco di Laureana di Borrello, Domenico Ceravolo, affiancato dal presidente del comitato, Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido, e dal sindaco Domenico Romeo, ancora visibilmente turbato per l’accaduto. La stessa assemblea si era riunita proprio dentro la sede del Consiglio Comunale dove campeggia la targa “Qui la ‘ndrangheta non entra. I comuni calabresi ripudiano la mafia in ogni sua forma” .

Quella comunità, che non dimentica neppure Tony Battaglia, il barista ventisettenne ucciso per avere chiesto ad un ragazzo di 15 anni di pagare il conto, è stata nuovamente colpita con le intimidazioni rivolte al consigliere comunale di minoranza Giuseppe Rigoli e del neo coordinatore pidiellino della provincia di Reggio, Roy Biasi, già consigliere provinciale e già  sindaco della cittadina.  Dopo un avvertimento nell’agosto 2011 – il ritrovamento di una busta con quattro proiettili per pistola – il consigliere Rigoli ha denunciato ai Carabinieri il ritrovamento nel vialetto di casa di un’altra busta contenente due cartucce per fucile, mentre un’altra busta di analogo contenuto è stata lasciata da ignoti davanti allo studio legale del coordinatore provinciale del Pdl Roy Biasi, a Taurianova.  ”Non so spiegarmi – ha detto Biasi – le ragioni di tale atto. Escludo che possa essere legato alla mia attività di avvocato e non so nemmeno visto che non mi occupo direttamente della politica locale se possa essere ricondotto alle vicende cittadine. Mi auguro che si svelenisca comunque il pesante clima che si è creato perché fa male all’intera città”.   

 Il clima di insicurezza cresce ed il momento è difficile in questo territorio come in Calabria. Solidarietà a parte, occorrono riflessioni profonde ed urgono risposte concrete. Dal canto suo il Pdl  condanna il gesto e si affida alla magistratura. ”Il deprecabile gesto che ha visto vittima Roy Biasi ci restituisce la misura di quanto sia alta la pressione anche sulla classe dirigente calabrese, afferma il presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti.  L’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Antonio Caridi, esprime una ”ferma condanna e piena solidarietà al coordinatore provinciale di Reggio Calabria del Pdl, Roy Biasi, estendendo la manifestazione di vicinanza anche a Giuseppe Rigoli, consigliere comunale di Taurianova.

La vivibilita’ del territorio calabrese, fortemente compromessa da una costante escalation delle forze delinquenziali, e’ una questione particolarmente delicata che attiene alla vita democratica dei cittadini”. Interviene anche Giuseppe Pedà, coordinatore vicario del partito nella provincia di Reggio.”Chi sceglie di spendersi per il bene comune e al servizio del territorio deve essere tutelato e protetto per svolgere al meglio il proprio ruolo. I gravi episodi intimidatori contro il coordinatore provinciale del Pdl, Roy Biasi, e contro il consigliere comunale di Taurianova, Giuseppe Rigoli, sono l’ennesima conferma del momento di difficolta’ e insicurezza che sta vivendo la Piana di Gioia Tauro (Rc)”.     Accanto alle condanne del Pdl, anche la nota di Aldo Spanò presidente del circolo territoriale Fli di Taurianova, che rilancia la questione già preannunciata con la deputata taurianovese Angela Napoli, di un impegno che deve assumere connotati di maggiore incisività per ottenere i risultati che la comunità ha il pieno diritto di auspicare e di vedere realizzati. ”Purtroppo, se dopo il decreto del 1991 l’operazione “Taurus” fece luce sugli intrecci criminali che avevano interessato la città di Taurianova, dopo il 2009, ahinoi, non sono seguiti quei provvedimenti di natura giudiziaria che l’opinione pubblica sana si aspettava arrivassero per bonificare la situazione. La sola emanazione del provvediment o di natura amministrativa, unitamente a qualche rinvio a giudizio per peculato o comunicazione di conclusione delle indagini, non sono affatto sufficienti a debellare sia i condizionamenti che l’infiltrazione. Per sanare il tessuto sociale infettato dai tentacoli sia della criminalità organizzata vera e propria che, principalmente, da quei colletti bianchi che costituiscono l’humus necessario attraverso il quale la ‘ndrangheta si alimenta e prospera nella nostra amara terra, occorre l’energico e sinergico intervento della Magistratura e delle Forze dell’ordine.

E fino a quando ciò non accadrà la nostra amata città di Taurianova non riuscirà ad uscire dal vorticoso turbine in cui è caduta a causa di non meglio definiti gruppi di potere il cui unico ed esclusivo interesse è quello di ottenere vantaggi personali a scapito dell’intera collettività”.  In Calabria vi sono territori che attendono delle risposte anche e soprattutto dalla Politica, dalla Magistratura e della forze dell’Ordine. In Calabria vi sono, dunque, amministratori, comunità, a volte singoli individui come Anna Maria Scarfò e la sua famiglia della frazione di San Martino di Taurianova, in trincea, vicino o lontano da casa. Il dato allarmante relativo agli amministratori è ampiamente emerso in occasione dell’audizione presso palazzo Campanella da parte della commissione consiliare contro il fenomeno della ndrangheta presieduta da Salvatore Magarò. Non basta ascoltare e denunciare. Bisogna operare e garantire ai cittadini sicurezza e agli amministratori la libertà di amministrare, liberi da condizionamenti. Taurianova, senza nessun allarmismo inutile, si trova in trincea. Di nuovo.        

Inoltre, il rischio di un terzo commissariamento dell’amministrazione comunale di Taurianova, scongiurabile con larghe intese, è quello paventato dal taurianovese Antonio Marziale , presidente dell’Osservatorio per i Diritti dei Minori secondo il quale  “Le esperienze pregresse hanno dimostrato come e quanto le gestioni straordinarie siano deleterie, ulteriormente affossanti e tutt’altro che risolutive. Per queste fondate e indiscutibili motivazioni la migliore risposta dovrebbe comportare un allargamento delle intese, nel senso più costruttivo del termine”. Si ricordi a tal proposito che le ultime furono elezioni amministrative piuttosto particolari nel grosso centro di Taurianova, per altro unico comune del reggino andato al ballottaggio. Commissariato da oltre due anni per infiltrazioni mafiose, il comune assisteva alla sfida tra i più votati, ma solo per una manciata di preferenze, ossia l’uddiccino Domenico Romeo, sindaco delle precedente amministrazione poi commissariata, e Giuseppe Rigoli; i più votati in una singolare competizione quasi tutta di centrodestra, con la sola lista di Rifondazione Comunista a sostegno del candidato Giuseppe Ciano che non raggiunse il 4%. Significativa fu l’assenza del PD, come anche del Movimento per le Autonomie. Altrettanto significativa l’assenza di Futuro e Libertà per l’Italia di cui è coordinatrice regionale l’onorevole taurianovese doc, Angela Napoli. Quelle elezioni confermarono Domenico Romeo (poco più del 53 %). Lo stesso Aldo Spanò di Fli parla di un clima di tensione sociale aggravato da intimidazioni anche di privati cittadini ed analizza anche il dato politico evidenziando come ”il circolo di Futuro e Libertà, rinunciando a scendere in campo nel corso della passata tornata amministrativa, aveva preannunciato un futuro poco rassicurante dal momento in cui nessuna novità di rilievo veniva riscontrata nello
scenario politico cittadino”.  

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link