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Da Perugia “Siamo tutti Telejato”

Di redazione il . Progetti e iniziative

296875); -webkit-composition-fill-color: rgba(175, 192, 227, 0.230469); -webkit-composition-frame-color: rgba(77, 128, 180, 0.230469); “>Minacciati dalla mafia e dal digitale terrestre. La libera informazione è in grave pericolo: Telejato, la piccola emittente di Partinico, rischia di chiudere. Dal trenta giugno, data che sancisce il passaggio al digitale in Sicilia, il “telegiornale più lungo del mondo” non esisterà più. Telejato, diretta dall’instancabile Pino Maniaci, da ormai dieci anni è uno pilastri dell’informazione antimafia. Pino è un simbolo per tutti noi giornalisti: ha resistito contro tutto e contro tutti. Non l’hanno spaventato le minacce della mafie, che ha sempre denunciato.  Non ha esitato a combattere una battaglia civile contro la legge che gli imporrà il bavaglio.


“Se verranno spenti i microfoni di Telejato, la vita di Pino e della sua famiglia sarà ancor piu’ in pericolo. L’ultima recentissima minaccia ne è la prova – dichiara dal Festival internazionale di Perugia, il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale.  Se l’emittente di Partinico dovesse chiudere sarebbe un durissimo colpo per il mondo dell’informazione”.  Dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, FNSI, Libera Informazione, Articolo21, Siciliani giovani, rilanciano  l’appello affinché anche le istituzioni e la politica scelgano di stare da parte della libera informazione, al fianco dell’emittente di Pino Maniaci, e delle tv comunitarie, prendendo al più presto provvedimenti che ne impediscano la chiusura. Un appello  per continuare a difendere l’informazione come bene comune, in Sicilia come nel resto del mondo.


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