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Elezioni amministrative, Avviso Pubblico: candidature credibili

Di Norma Ferrara il . Istituzioni

Candidati credibili, per una politica credibile. Lo chiede con un appello l’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. Approvare la Carta di Pisa, verificare le candidature e mettere al primo posto la battaglia per la legalità e la trasparenza nelle amministrazioni locali, politiche dirette al contrasto delle mafie ma anche della corruzione. «Il diffondersi della corruzione, l’aumentata capacità di penetrazione delle mafie negli enti locali – scrivono nell’appello – l’intollerabile fardello dell’evasione fiscale, il riproporsi di scandali che investono i titolari di incarichi pubblici  sono fattori che contribuiscono in modo determinante ad allontanare i cittadini dalla politica e a drenare risorse pubbliche altrimenti destinate alla realizzazione di opere e servizi per la collettività, impoverendo così la qualità dell’azione amministrativa e minando alla radice i fondamenti della democrazia».
«Tutti coloro che si candidano a ricoprire un incarico politico pubblico – continuano –  devono farsi carico di tali questioni e impegnarsi pubblicamente per risolverle, mettendo in atto comportamenti concreti e responsabili, che mirino a ricostruire una cultura di legalità, di cittadinanza, di democrazia, di partecipazione, restituendo così credibilità alla politica».
Per questo motivo, in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno il 6 e 7 maggio 2012, l’associazione Avviso Pubblico chiede che  tutti i candidati  sottoscrivano con un impegno pubblico – e, in caso di elezione, adottino – la “Carta di Pisa”, il codice etico elaborato per gli amministratori locali che si propongono di rafforzare e di diffondere la cultura della legalità, della responsabilità e della trasparenza all’interno delle istituzioni.
La Carta di Pisa  – spiegano in conclusione  – è un riferimento concreto al quale ogni candidato ed ogni amministratore eletto possono ispirarsi per cercare di agire concretamente sul versante della prevenzione delle nuove e più insidiose forme di malaffare e per promuovere la cultura della trasparenza e della legalità. Non una legalità qualsiasi, ma la legalità democratica, ispirata ai principi e ai valori della nostra Costituzione, che richiede, a chi rappresenta le istituzioni o ha assunto un incarico pubblico, di operare con imparzialità, disciplina e onore.

Di oggi la notizia che Futuro e Libertà, nella sua sezione siciliana, ad esempio ha chiesto chiarezza al ministro Anna Maria Cancellieri in merito ai fatti che stanno avvenendo nella città di Barcellona Pozzo Di Gotto, provincia di Messina. Sul tavolo del ministro dell’Interno, infatti, una relazione del prefetto della città dello Stretto che chiede lo scioglimento dell’amministrazione comunale per rischio mafia ma il provvedimento non è stato emesso, dunque in questo momento c’è una campagna elettorale in un comune che contemporaneamente è a rischio commissariamento. In particolare  Carmelo Briguglio, di Fli Sicilia, scrive: “Non ci sono precedenti di elezioni amministrative che si tengono in un comune col ministro dell’Interno che ha sul tavolo la richiesta del prefetto di scioglimento per mafia. Fli chiede al ministro Cancellieri di rendere pubblico il dossier con gli accertamenti della commissione di accesso sul comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Governo non si tenga piu’ le carte nel cassetto e si pronunci subito allontanando qualunque sospetto in ordine a questo incredibile caso”. 

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