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Fornero: “Inaccettabile che intere aree del Paese siano sottratte a legalità”

Di Anna Foti il . Calabria

Uno Stato che non è in grado di garantire che le illegalità e la carenza di lavoro siano debellate e gli amministratori che operano in questi territori siano sostenuti, è uno Stato che si arrende alla criminalità e ciò è inaccettabile. Se l’Italia vuol definirsi un paese civile deve contrastare tutto questo con determinazione’. Anche il governo tecnico guidato da Mario Monti, tocca con mano, per mezzo del ministro con una delega così scottante come il Lavoro ed il Welfare Elsa Fornero, questi territori, maturando un punto di vista condivisibile circa l’intollerabilità di una situazione, tuttavia tutt’altro che nuova e, invece, con proclami contrastata da tutti i governi degli ultimi decenni.

Elsa Fornero, a Reggio per prendere parte al convegno promosso dalla Fondazione Bellisario, venerdì, accolta dal neo prefetto Vittorio Piscitelli, in Prefettura ha segnato la legalità come unica strada da percorrere dopo aver incontrato il sindaco di Monasterace, cittadina sul litorale jonico della provincia di Reggio Calabria, Maria Carmela Lanzetta, fresca di ritiro di dimissioni, per la quale ha speso parole di profondo apprezzamento definendo “straordinario il coraggio di una donna, di un amministratore quando i pericoli ed i rischi non sono parole ma fatti. La sua è vicenda simbolo ed il suo operato và sostenuto. Sono qui a nome anche del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ed il mio abbraccio è quello, dunque, di tutto il Governo”.

Non si è concesso, il ministro, alle domande sui temi attuali del lavoro e della riforma a seguito di questo incontro, ma ha voluto  dichiarare che la riforma del lavoro è complessa e difficile da comprendere ma certamente orientata all’aumento della quantità e della qualità del lavoro. “Il Governo, il cui orizzonte è limitato, al momento non dispone di risorse. Dunque non parliamo di grandi progetti, anche se la Calabria ne avrebbe bisogno, ma di piccoli interventi, minuti ma efficaci per singole persone e che inneschino cambiamenti ed attirino investimenti”.

Nel suo intervento posto l’accento sul tema del lavoro giovanile, per altro al centro dell’odierno impegno di sabato del ministro a Reggio Calabria a Palazzo Campanella, ed anche su quello della occupazione femminile, avendo la stessa Fornero anche la delega alle Pari Opportunità, tema su cui ha trovato sponda nel sindaco Lanzetta che per la vicenda delle lavoratrici delle serre di Florinnova è scesa in strada al loro fianco per il diritto allo stipendio. Ed infatti concreti sono stati i termini delle dichiarazioni del primo cittadino monasteracese che ha apprezzato l’iniziativa del ministro Fornero di volerla incontrare e dinnanzi alla quale non ha mancato di evidenziare che “Necessitiamo di occasioni di lavoro serio e stabile, con salari certi e sicuri”.

La stessa Lanzetta, mentre riceveva la terza minaccia, questa volta attraverso una missiva recapitata nella sua abitazione, lo scorso giovedì ha deciso con riserva di ritirare le dimissioni. La sua condizione è trasparente: quanto chiesto in un documento congiunto dei sindaci della Locride dovrà essere accolto e concretizzato. Nel documento si annunciano dimissioni di massa in caso di mancati interventi di contrasto ed a tutela degli amministratori dalla criminalità, tra cui opportunità di lavoro nella Locride. Più che di ricatto, il tutto ha il sapore di una legittima richiesta a fronte di promesse mai mantenute.

 Un programma specifico è stato, invece, annunciato dalla Commissione antimafia che a Monasterace ha ascoltato i sindaci della Locride. “L’esempio che ci è stato dato dal sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, e dagli altri amministratori minacciati dalla ‘ndrangheta ci induce a sottoporre al plenum della commissione parlamentare antimafia la questione calabrese con una sessione plenaria dedicata in modo specifico alla Calabria”. Questa l’urgenza rilevata dal vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Luigi De Sena che giovedì ha guidato la delegazione in visita al sindaco di Monasterace nella stessa giornata in cui il primo cittadino, oggi non più dimissionario, ha incontrato anche il segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani.

La sessione plenaria annunciata giovedì avrà  come obiettivo proprio quello di affrontare la situazione attuale per molti amministratori della Calabria come una vera e propria emergenza. L’esito delle audizioni svoltasi ieri confluiranno nel programma già  approvato e trasmesso a Camera e Senato per un piano di intervento con un focus specifico sulla Calabria. L’onorevole DE Sena chiarisce che si tratta di un punto di partenza e che le linee concrete di questi interventi sono ancora in là da venire. Va dato atto alla resistenza di Maria Carmela Lanzetta che ha aperto un caso sulla libertà  e la sicurezza degli amministratori in Calabria, come già fatto in passato anche dal sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi (RC) e dal sindaco Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto (KR). Adesso ci vogliono i fatti.

 www.reggiotv.it

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