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17 Comuni sciolti per mafia dall’inizio dell’anno

Di Gaetano Liardo il . Calabria

Il Consiglio dei Ministri, al margine della riunione di oggi, ha comunicato in una nota stampa di aver deliberato lo scioglimento di cinque Consigli comunali per infiltrazioni mafiose. Si tratta di tre comuni casertani: Casal di Principe, Castel Volturno e Caspesenna, e di due comuni calabresi: Bagaladi (Rc) e Mileto (Vv). La deliberazione avvenuta in seguito all’accertamento, da parte di apposite Commissioni d’accesso inviate dal Ministero dell’Interno, di condizionamenti da parte delle organizzazioni criminali.   

Con i cinque provvedimenti di oggi sono 17 i Consigli comunali sciolti per mafia nel 2012, e due le proroghe approvate. Queste ultime hanno riguardato i comuni di San Procopio e Condofuri, entrambi della provincia di Reggio Calabria. Due dei 17 Consigli sciolti si trovano al nord: Ventimiglia in Liguria, e Leinì in Piemonte. Con Casal di Principe, Casapesenna e Castel Volturno, altri due comuni della Campania nel 2012 hanno subito il commissariamento: Pagani (Sa) e Gragnano (Na), per un totale di cinque provvedimenti.   

I Comuni siciliani sciolti per infiltrazioni mafiose sono 2, Salemi (Tp) retta dalla giunta del sindaco Vittorio Sgarbi, e Racalmuto (Ag). I restanti consigli comunali commissariati sono calabresi. A Mileto e Bagaladi, sciolti con il provvedimento di oggi, si aggiungono: Bova Marina, Platì, Careri, Sant’Ilario dello Jonio, Samo, tutti della provincia di Reggio Calabria, e Briatico della provincia di Vibo Valentia. Otto comuni calabresi commissariati più altri due, Condofuri e San Procopio, il cui commissariamento è stato prorogato. In ben dieci Consigli comunali calabresi, tra scioglimenti e proroghe, è dovuto intervenire lo Stato per creare le condizioni per il ripristino della legalità democratica minacciata dalla ‘ndrangheta. Un numero che sale a 12 se si aggiungono i due comuni del nord Italia, Leinì (To) e Ventimiglia (Im) dove a condizionare la politica locale, in entrambi i casi, era sempre la ‘ndrangheta. 

 

 

 

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