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Operazione Breakfast: tesoriere Lega Belsito, indagato per riciclaggio

Di Anna Foti* il . Calabria

Il tesoriere della Lega, già sottosegretario alla semplificazione del governo Berlusconi, Francesco Belsito, originario del capoluogo ligure, è indagato a Milano per appropriazione indebita, ma pure a Napoli e Reggio Calabria per riciclaggio. Il filone reggino in particolare vedrebbe Belsito legato ad un intermediario ligure che a sua volta sarebbe in stretto contatto con esponenti della cosca De Stefano di Reggio Calabria. Perquisizioni sono state eseguite questa mattina da Carabinieri e Guardia di Finanza a Milano, nella sede della Lega, ma anche a Genova, comune originario dello stesso Belsito ed in altri comuni italiani. 
La procura della Repubblica di Milano guidata da Edmondo Bruti Liberati “procede per il reato di appropriazione indebita aggravata a carico di Belsito Francesco, Scala Paolo e Bonet Stefano, con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord ed in relazione agli investimenti in Tanzania, passando anche per Cipro. Le indagini milanesi coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano mirano anche ad accertare l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato con riferimento alle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali ed alle erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram Spa con sede a Milano. I presunti reati sarebbero stati commessi in Milano e altrove dal 2010 al gennaio 2012. Indaga anche la procura di Napoli, dove i pm Woodcock e Piscitelli.
Gli intrecci affaristico criminali, infatti, si dipanerebbero in diverse regioni e lo stesso pm Giuseppe Lombardo, titolare del filone reggino, oggi è a Milano. La Dia di Reggio Calabria, coadiuvata da personale dei Centri Dia di Padova, Milano e Genova, da personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Veneto, Lombardia e Liguria, diretto dalla Dda di Reggio Calabria, ha eseguito 14 perquisizioni e notificato 8 avvisi di garanzia a persone indagate per il reato di concorso in riciclaggio. Tra questi figura anche un professionista di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio ma residente a Milano. Si tratterebbe di soggetti prossimi a cosche reggine, responsabili, in passato, della commissione di innumerevoli delitti contro la persona ed il patrimonio, tra i quali quelli di riciclaggio e ‘monetizzazione’ di strumenti finanziari atipici di illecita provenienza’. Soggetti che, secondo gli inquirenti avrebbero avuto ‘una improvvisa accelerazione allorche’ sono stati individuati anomali flussi finanziari relativi a commesse tra societa’ private e pubbliche; costituzione di capitali all’estero finalizzati a pagamenti in nero; trasferimento di capitali all’estero (Tanzania e Cipro) per non meglio specificati investimenti’. 
Dunque sussisterebbero legami tra esponenti della ‘ndrangheta reggina ed alcune societa’, tra cui la Siram, che secondo l’accusa avrebbe intrattenuto rapporti con uomini della Lega.

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