Indagato tesoriere Lega Nord
Terremoto in casa Lega stamani. Tre procure diverse, Milano, Napoli e Reggio Calabria passano ai raggi X il partito del senatur, Umberto Bossi. Indagato il tesoriere del partito del Carroccio, Francesco Belsito. Le ipotesi di reato sono appropriazione indebita, truffa allo Stato in relazione ai finanziamenti pubblici che la Lega percepisce come rimborsi elettorali e infine, nel filone reggino dell’inchiesta, persino sospetto riciclaggio a favore della cosca dei De Stefano. Questo, secondo gli investigatori, il quadro dell’indagine che stamani ha portato ad un blitz da parte dei tre uffici giudiziari, coordinati dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini – con la Guardia di Finanza -, dai pm Henry John Woodcock e Piscitelli per Napoli – con i carabinieri del Noe – e dal pm Lombardo di Reggio Calabria – con i poliziotti della Dia -, disposto la perquisizione, in via Bellerio, sede della Lega, per acquisire alcuni documenti.
Le indagini, secondo quanto confermato dalla procura di Milano al Corriere, edizione on line, che ha dato in anteprima la notizia (guarda qui il video del Corriere.it) riguarderebbero anche altre persone e altre aziende collegate al settore delle rinnovabili e dell’ambiente. Ma c’è un filone calabrese dell’inchiesta che si intreccia con questa notizia di portata nazionale e che sta facendo tremare il partito, e riguarda l’ipotesi di reato legata al riciclaggio.
Ipotesi riciclaggio. Secondo l’accusa, sempre il tesoriere Francesco Belsito, secondo gli investigatori, sarebbe stato in contatto con un intermediario ligure che a sua volta era in stretto contatto con esponenti della cosca De Stefano di Reggio, la più potente della città dello Stretto, insieme a quella dei Condello. Nel filone reggino dell’inchiesta sul riciclaggio ci sono altri indagati. Clicca qui per leggere l’approfondimento a cura di Lucio Musolino (Fonte: CorrieredellaCalabria.it)
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