Gioca il giusto
Dodici euro persi nelle slot e altri quattro buttati nei gratta e vinci in poco più di un’ora: cosa c’è di strano? Il fatto che a tentare l’azzardo sono stati due ragazzini di 17 anni, ai quali i giochi con vincite in denaro sono per legge categoricamente preclusi. Un’inchiesta svolta su Pistoia dimostra che in realtà il minore non ha alcuna tutela nei confronti del mondo del gioco. La video-denuncia è stata presentata il 27 marzo nell’ambito dell’assemblea di istituto del liceo classico Cicognini di Prato nell’auditorium del Centro di arte contemporanea del Museo Pecci. Il filmato era arricchito da alcuni spezzoni-video dello spettacolo teatrale “Gioca il Giusto” (di Marta Quilici e Lorenzo Gori in collaborazione con Libera Pistoia e Arci Pistoia). Nell’inchiesta si mostra come per i minori sia facilissimo avvicinarsi alle slot machine o ai gratta e vinci nei bar e nelle tabaccherie cittadine. Due adolescenti, accompagnati da un adulto munito di telecamera nascosta, hanno infatti comprato gratta e vinci e giocato alle slot in diversi locali di Pistoia, senza che nessuno li abbia mai fermati. Alla mattinata di presentazione al Pecci ha partecipato Andrea Bigalli di Libera Toscana che ha parlato della problematica del gioco, della sua sempre maggiore diffusione e del suo pericoloso legame con il fenomeno dell’usura: i soggetti ludopatici, infatti, pur di giocare possono arrivare ad indebitarsi pesantemente.
La legge dispone che tutti i giochi in cui si può vincere denaro debbano essere vietati ai minorenni. Questo vale anche per gli apparentemente innocui gratta e vinci, catalogati dai Monopoli di Stato come “lotterie istantanee” e quindi da considerarsi off-limits per i minori al pari delle newslot, videolottery, scommesse ippiche o sportive, lotto, superenalotto, bingo e simili. A differenza delle sale giochi con macchinette Videolottery (diverse dalle semplici slot in quando accettano anche le banconote e le vincite raggiungono decine di migliaia di euro) il cui ingresso è precluso ai minori, i bar e i circoli sono perfettamente accessibili anche ai ragazzi.
Gli esercenti che possiedono giochi d’azzardo all’interno del locale devono appendere un cartello ben visibile di divieto per i minori. Ma questo è sufficiente ad impedire l’accesso dei ragazzi ai giochi? Nei giorni scorsi è stata fatta una prova su Pistoia: due ragazzi di 17 anni, si sono prestati (autorizzati dai loro genitori) a fare un giro per i bar e le tabaccherie della città e provare a giocare alle slot o a comprare gratta e vinci. In tutti i casi avrebbe dovuto essere impedito il loro accesso a tali giochi, ma così non è stato. In un’ora i due ragazzi hanno girato cinque locali diversi, molti dei quali vicino a scuole pubbliche, giocando senza ostacoli a cinque slot e spendendo in tutto 12 euro, riuscendo a giocare in tutti i locali visitati. Hanno anche acquistato quattro gratta e vinci in altrettante ricevitorie. Uno di questi è persino risultato vincente: la vincita è stata di un euro che il barista ha suggerito al minore di “reinvestire” subito in un altro “grattino”. Così è stato. L’inchiesta è stata portata avanti da Marta Quilici e Lorenzo Gori, nell’ambito del progetto teatrale “Gioca il Giusto”; i contenuti video che ne sono emersi sono stati mostrati martedì mattina nell’assemblea di istituto del liceo classico Cicognini di Prato.
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