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Pablo Pedro Pasculli, dal sogno dei Mondiali al segno di Legalità

Di Anna Foti il . Calabria

Nel Salento ha appassionato per sette stagioni consecutive fino al 1992 i tifosi che lo chiamavano PedroPablo tutto d’un fiato, adesso Pedro Pablo Pasculli, campione del mondo 1986 con l’Argentina di Diego Armando Maradona, è il nuovo allenatore dei giovani del Cittanova Interpiana (serie D), dopo le dimissioni di Mommo Mesiti cui va il merito di operato in un frangente molto delicato per la squadra. L’ufficializzazione dell’incarico affidato dal presidente dei Biancoverdi, Enzo Condomitti, è stata resa nota nei giorni scorsi quando lo stesso Mister ha incontrato i giocatori. oggi la presentazione dell’ex calciatore brasiliano, 52 anni, nato a Santa Fè e residente nel Salento, durante la conferenza stampa programmata al Palazzo della Provincia a Reggio.    

Ex attaccante del Lecce, giunge nella provincia reggina, in Calabria, per allenare una realtà sportiva che non si è arresa alle avversità seguite alla vicenda giudiziaria del sequestro per infiltrazioni mafiose disposto dalla magistratura ed eseguito nel 2011. Dopo l’abbandono dei giocatori di punta e dello staff e le dimissioni anche di Mommo Mesiti la settimana scorsa, prima l’arrivo di nuovi giocatori tra i quali quelli del gruppo Aquanera dalla Lombardia, e adesso l’incarico di allenatore ad una stella del calcio argentino – famoso per aver realizzato il gol decisivo in Argentina-Uruguay, ottavi di finale dei Mondiali 1986 che poi l’Argentina vinse – che certamente avrà molto da insegnare a giovani talenti.     Pablo Pedro Pasculli giunge in Calabria dopo aver allenato in Italia il Verbania (serie D), poi in Uganda la Nazionale, in Albania la Dinano Tirana (massima Divisione albanese) e di nuovo in Italia Horatiana Venosa (Eccellenza lucana), Toma Maglie (Eccellenza pugliese) e Paternò (Eccellenza siciliana).  Anche la sua carriera agonistica spazia in diversi paesi. Ha giocato con Colón de Santa Fe, Argentinos Juniors e poi nelle fila del Lecce, dalla cui provincia provenivano i nonni paterni, dove ha detenuto fino al 2004 il primato del numero di gol realizzati in maglia leccese da un giocatore straniero (29). Dopo qualche anno di inattività, ha militato nel campionato giapponese nel PJM Futures Shizuoka, per un anno prima di tornare in Italia nel 1995-1996 ed appendere le scarpe al chiodo dopo il campionato nelle fila della Casertana, in Serie D, a seguito del quale ha riportato la squadra campana tra i professionisti.  Insomma, dopo le dimissioni la scorsa settimana di Mommo Mesiti, allenatore della prima squadra, di Massimo Cirillo, allenatore in seconda, e del preparatore atletico Marcello Mondilla, rimesse nella mani del curatore nominato dal Tribunale dopo il sequestro, dott. Febert, adesso in panchina siederà Pablo Pedro Pasculli. Domenica scorsa già il primo esordio contro la Nuova Cosenza che ha vinto di quattro lunghezze. 

Ma adesso è tempo di sperare per l’Interpiana affinchè i 19 punti in classifica aumentino come la fiducia non solo nel campionato ma anche nella sfida che questa ASD sta fronteggiando con grande coraggio e ostinazione.  La cittadina di Cittanova, nella Piana di Gioia Tauro, fa infatti continuamente i conti con un tessuto inquinato dal crimine mafioso ma non si arrende e combatte con le risorse pulite di cui dispone. Lo dimostra l’aver partorito una delle prime associazioni antiracket del territorio Acipac, Associazione Commercianti Imprenditori Professionisti Artigiani. Lo dimostra anche l’impegno profuso dalla dirigenza dell’Interpiana Calcio, associazione sportiva dilettantistica militante in serie D diretta da Paolo Campolo, che riunisce giovani attorno alla sana passione per lo sport in una realtà che di questa stimoli ha vitale bisogno.  L’AS Cittanova Interpiana infatti, unitamente all’associazione sportiva Rosarno, ha rappresentato il primo caso in Italia di società sportive sequestrate per ‘ndrangheta, per gestione viziata delle società medesime. E’accaduto nell’aprile del 2011 nell’ambito dell’Operazione ‘All Clean 2’, da allora la società ha subito, come era prevedibile, numerosi abbandoni e affrontato difficoltà economiche e non solo.  Nel novembre successivo l’adozione di una realtà da tutelare quale presidio di legalità per i giovani e spazio di difendere e sottrarre al malaffare, da parte della Provincia di Reggio che ad oggi, mentre la società lotta con i propri mezzi per salvare almeno il titolo, rinnova, il suo impegno anche finanziario, annunciando a breve una delibera.  Intanto l’Interpiana Cittanova prosegue nel suo singolare campionato a testa alta perché lo sport, al di là di competizioni che non possono essere affrontate al meglio delle risorse per ovvi motivi, deve vincere soprattutto in questo frangente.

Adesso che la società è stata ‘commissariata’, la cosa più facile sarebbe mollare ed abbandonare questa realtà sana dal punto di vista agonistico e motivazionale ad un destino di oblio e di sconfitta sociale, prima che sportiva.  L’Interpiana perde sul campo per organico in fase di riorganizzazione ma vince la sfida contro questo frangente carico di avversità. Il direttore generale Paolo Campolo non si è tirato indietro, reclutando altri giocatori cui assicura solo un rimborso spese, almeno per salvare il titolo e la storia di questa società sportiva della Piana. In realtà per salvare una speranza.           

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