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Imperia, dai porti alle discariche abusive

Di Elisa Palagi il . Liguria

In Liguria, un’area strategica per la ‘ndrangheta. Così l’ultima relazione della Direzione Nazionale Antimafia definisce tutta la zona dell’imperiese, “un paradiso, per attività di estorsione e usura, all’ombra del paravento legale offerto dal casinò di San Remo”. Sempre secondo la Dna, potente nell’edilizia e in grado di incidere nella politica, qui opera la famiglia dei Pellegrino, originaria di Seminara (RC), collegata alla cosca dei Santaiti-Gioffré. «A Ventimiglia e Bordighera le malefatte, edili e non solo, hanno preso il nome di  ‘ndrangheta con lo scioglimento dei due consigli comunali per incombente condizionamento mafioso, ma dobbiamo fare attenzione a tutta la provincia di Imperia, dove negli ultimi 25 anni sono spuntati porti turistici ovunque, con appalti senza gara affidati al costruttore Gianni Cozzi, poi alla sua vedova Beatrice Parodi e al suo nuovo compagno Bellavista Caltagirone – avverte Luciano De Vescovi, referente di Libera della provincia di Imperia –  Un’attività redditizia per i costruttori, ma non certo benefica per il territorio. Oggi, tra Imperia e Ventimiglia, non è possibile percorrere dieci chilometri senza imbattersi in un porto turistico, in costruzione o già attivo. Fra tutti, quello faraonico di Imperia, al centro delle polemiche di questi giorni».

 La settimana scorsa, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, sono stati infatti arrestati l’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti, ex direttore della società che sta realizzando il porto turistico di Imperia. I due non sono gli unici coinvolti nelle diverse indagini che la Procura sta svolgendo sulle irregolarità legate a questa attitività.

«L’atmosfera rissosa che si è creata fra gli amministratori locali che si accusano reciprocamente non è un bel segnale. Con i recenti arresti, il malaffare legato alla costruzione dei porti turistici nella nostra provincia è cominciato ad apparire in tutta la sua gravità» commenta De Vescovi. Un territorio non solo storicamente ad alto rischio di presenza mafiosa per la sua posizione geografica, ma anche teatro di gravi episodi di smaltimento illecito di rifiuti, come denuncia il Rapporto Ecomafie 2011. Nell’aprile 2010 fu sequestrata la discarica di Ponticelli di San Lorenzo al mare e finirono sotto indagine 5 funzionari della provincia. Nel novembre 2010 la Guardia di Finanza e la Forestale sequestrarono una maxi discarica abusiva di rifiuti pericolosi a ridosso dei pilastri che sostengono il viadotto Uveghi, nell’entroterra di Imperia. Una superficie di circa 14.000 metri quadrati, riempita con circa 160.000 metri cubi di materiale, circa 280.000 tonnellate di veleni, capace di generare un giro d’affari stimato 4 milioni di euro. Tra le persone indagate l’ex sindaco di Chiusavecchia, che gestisce anche la società che smaltisce gli inerti in regione Santa Lucia, a Pontedassio, altra area posta sotto attenzione dalla guardia di Finanza.  La giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie, il 17 marzo a Genova, offre un’occasione in più per diffondere la coscienza civile tra i cittadini di questa provincia così cruciale in un momento così critico.

Tante le iniziative organizzate da Libera, una dopo l’altra, a partire dai tre incontri del 25 gennaio, quando don Luigi Ciotti ha parlato di mafie e legalità con le scuole di Imperia e Sanremo e con i cittadini di Sanremo. Il presidente di Libera è poi tornato a Sanremo e a S. Bartolomeo al mare nel mese di febbraio. Gian Carlo Caselli ha invece incontrato la cittadinanza di Vallecrosia il 26 febbraio, e gli studenti del liceo di Ventimiglia il giorno successivo. Altre iniziative per parlare delle attività di Libera e dei temi della legalità hanno visto protagonisti, oltre al referente regionale di Libera Matteo Lupi, Davide Mattiello e Nando della Chiesa. Dedicato a Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa barbaramente dalla mafia, l’incontro dell’8 marzo a Ventimiglia a cura della giornalista di Narcomafie Marika Demaria.

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