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Dell’Utri,Cassazione: processo è da rifare

Di redazione il . Lombardia, Sicilia

(Aggiornamento) 20.04 La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’appello di condanna a sette anni di reclusione per il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il processo di secondo grado dovra’ essere rifatto a Palermo davanti ad altri giudici. Contestualmente la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura di Palermo. Confermata la parte della sentenza che riguarda l’assenza di contatti con Cosa nostra, dopo il 1992. Mentre per la prima parte, l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per gli anni precedenti al ’92, il giudice rinvia a Palermo. Sul possibile nuovo processo grava già il rischio della prescrizione.
***

ore 11.00 Il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, condannato in Appello a sette anni  di reclusione  per concorso esterno in associazione mafiosa,  attenderà la sentenza della Cassazione nella sua abitazione a Milano. Oggi si saprà se la condanna inflittagli il 29
giugno 2010, dalla Corte d’Appello di Palermo per concorso
esterno in associazione mafiosa, sarà definitiva e quindi per il senatore, braccio destro dell’ex premier, Silvio Berlusconi, si apriranno le porte del carcere.  L’udienza  è in corso da pochi minuti dinnanzi alla V Sezione penale, seguendo la prassi, prima verranno trattate le
cause in camera di consiglio e successivamente quella in
pubblica udienza. Tra queste c’e’ il ricorso di Dell’Utri e
quello della Procura della Corte d’appello di Palermo che chiede
una condanna piu’ alta e il riconoscimento delle accuse, a
carico di Dell’Utri, anche per il periodo successivo al
1992. La condanna in Corte d’Appello, infatti, aveva riconsciuto i contatti fra il senatore e la mafia siciliana sino al 1992, l’anno delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Per gli anni successivi, secondo i giudici, non ci sarebbero prove di “contatti” fra il politico e esponenti mafiosi.  La sentenza d’appello, emessa il 29 giugno 2010, diminuì di due anni la condanna, portandola a 7, venendo meno la certezza che il senatore del Pdl avesse avuto contatti con Cosa nostra.  In caso di annullamento della sentenza con rinvio in appello, per quanto concerne i termini di prescrizione, questi dovrebbero maturare a metà 2014; se la Corte dovesse accogliere invece il ricorso della Procura, per il senatore potrebbero aprirsi le porte del carcere. A decidere il destino giudiziario di Dell’Utri, oltre al   presidente Grassi, la relatrice Maria Vessichelli, al lavoro sulla   causa dall’estate. Gli altri consiglieri sono Stefano Palla, Carlo   Zaza e Gerardo Sabeone. La pubblica accusa è rappresentata da   Francesco Mauro Iacoviello.


ore 13.42 (aggiornamento) Secondo il Pg Mauro Iacoviello, nella sentenza d’appello che ha condannato Dell’Utri a 7 anni, non sarebbe precisato il “contributo specifico dato da Dell’Utri al sistema mafioso”. La procura generale della Cassazione critica fortemente il ricorso della procura di Palermo che chiede un inasprimento di pena per Marcello Dell’Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e si sta avviando a chiedere un nuovo processo per il senatore del Pdl. Secondo il Pg della Cassazione va accolto il ricorso di Dell’Utri ed è “inammissibile” quello della procura di Palermo. Sempre secondo Iacoviello sarebbero stati “violati i diritti del senatore”

Gli approfondimenti di Libera Informazione a cura di Lorenzo Frigerio

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