NEWS

XVII Giornata della Memoria e dell’Impegno

A cura di Mentelocale* il . Liguria

Sabato 17 marzo si svolge a Genova la diciassettesima edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Rai Segretariato Sociale.  La Giornata della Memoria e dell’Impegno è un momento di incontro durante il quale vengono ricordate tutte le vittime innocenti delle mafie e in cui si rinnova, proprio nel nome di quelle vittime, l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata. La manifestazione si svolge in tutta Italia ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera. Tuttavia, gli organizzatori hanno deciso quest’anno di anticipare il corteo a sabato 17 marzo, per favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno a Genova da ogni parte d’Italia con i bus e con i treni speciali messi a disposizione dalla Regione Liguria, in partenza da Ventimiglia e dalla Spezia.

La manifestazione si svolge in
tutta Italia ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera. Tuttavia, gli
organizzatori hanno deciso quest’anno di anticipare il corteo a sabato 17 marzo, per
favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno a Genova da ogni parte d’Italia
con i bus e con i treni speciali messi a disposizione dalla Regione Liguria, in
partenza da Ventimiglia e dalla Spezia.

«Questa giornata è nata a Palermo anni fa, per ricordare la strage di Capaci. Si parlava sempre della morte di Falcone e
degli uomini della sua scorta. Le mamme delle vittime mi dissero ‘Perché non pronunciate
anche il nome dei nostri figli’ e da quelle parole comprendemmo quanto fosse
importante per un familiare sentire il nome della persona cara e quanto sia un diritto inalianeabile quello al nome. Per questo
leggiamo a voce alta tutti i nomi delle vittime, perché abbiamo il dovere di
trasmettere la loro memoria» ha detto Don Luigi Ciotti, presidente di
Libera, che ha spiegato anche i motivi per cui è stata scelta Genova per
ospitare la manifestazione: «Il titolo dell’edizione di quest’anno è ‘Genova
Porta d’Europa’
. Abbiamo scelto il capoluogo ligure per diversi motivi,
innanzitutto per dare un segno di stima quanti si adoperano contro le mafie
in questo territorio
e poi per porre attenzione sulle infiltrazioni mafiose
che, purtroppo, ci sono anche in questa regione. Dopo l’alluvione tuttavia
eravamo indecisi se venire o meno a Genova, ma abbiamo scelto di proseguire il
cammino intrapreso, ricordando anche le vittime del nubifragio che ha colpito
la città».

A Genova si riuniranno oltre 500 familiari delle vittime
delle mafie
, in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari.
L’appuntamento di sabato 17 sarà preceduto da più di cento iniziative promosse su
tutto il territorio regionale, tra incontri nelle scuole, cineforum, dibattiti
e convegni. Il primo appuntamento è previsto per il pomeriggio di venerdì 16
marzo
presso il teatro Carlo Felice, con un incontro tra i familiari delle
vittime delle mafie e con una veglia ecumenica.

Sabato 17, invece, nella mattinata si svolge un corteo
con partenza da piazza della Vittoria e arrivo nell’Area del Porto Antico
. Qui sarà allestito un palco, dal quale saranno letti gli oltre 900 nomi di
vittime delle mafie
. Il pomeriggio prosegue con dieci seminari, che
trattano temi come la corruzione, il gioco d’azzardo, gli intrecci tra mafia e
politica, l’educazione ai beni confiscati e l’informazione sulle zoomafie.
Seguono tre spettacoli teatrali. Per chiudere la manifestazione sarà allestita
l’installazione Porta d’Europa, una porta simbolica che, oltre a
ricordare le vittime delle mafie, rappresenti il passaggio verso il futuro. Mercoledì
21 marzo
, come consuetudine, in numerosissime piazze, strade,
scuole e comunità ecclesiastiche si celebra la Giornata della Memoria e
dell’Impegno a livello nazionale con tante e diverse iniziative.

«Non è un corteo e non è un evento – ha precisato Don
Ciotti, presentando l’iniziativa – ma un abbraccio collettivo, perché quello
delle mafie è un problema che ci riguarda tutti
.
Un giorno Saveria
Antiochia, madre di un vittima di mafia mi disse: ‘Quando uccidono un figlio
sparano anche su di te’
. Per questo dobbiamo esserci, perché ogni colpo inferto dalla mafia è un colpo inferto a tutti noi».

Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando,
ha sottolineato l’importanza di constrastare le infiltrazioni mafiose,
proprio nel momento in cui in Liguria si sta pensando alla costruzione
di grandi opere pubbliche: «Perché è importante non contrapporre la legalità allo sviluppo».

Alla presentazione hanno partecipato anche Flavia Famà
e Alessandra Clemente, entrambe figlie di vittime delle mafie. Flavia ha
ricordato con commozione quanto sia importante l’azione svolta da Libera: «Mio
padre è morto nel ’95.
Era un avvocato ed è stato ucciso, perché faceva il
suo lavoro all’insegna della legalità e della giustizia. Quando è morto, io avevo
solo tredici anni. È stato terribile. Prima di conoscere l’attività di Libera non volevo
neanche parlarne, adesso invece, so quanto è importante nominarlo, perché
nessun’altra figlia di tredici anni debba vivere un’esperienza come quella che
ho attravesato».

Alessandra Clemente, la cui madre è stata assassinata dalla
camorra, oltre che partecipare all’iniziative di lotta contro le mafie ha
studiato giurisprudenza, avviandosi alla carriera di magistrato: «Grazie a iniziative come queste ho capito che avevo il diritto ad urlare il mio dolore,
che non è odio, né rassegnazione, ma voglia di un mondo migliore».

* Genova.Mentelocale.it

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link