«Un atto di attenzione e di amore» così definisce la scelta di andare a Genova per la giornata della Memoria e dell’Impegno il presidente onorario di Libera, Nando dalla Chiesa. Si terrà, infatti, in Liguria la XVII edizione del 21 marzo (anticipata a sabato 17 per facilitare la partecipazione) la giornata che Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, dedica al ricordo delle oltre 900 vittime delle violenza mafiosa, rinnovando nel loro nome l’impegno antimafia nel Paese. Dopo Potenza, il popolo di Libera torna al Nord «a mettere la propria esperienza, l’entusiasmo di tanti giovani e la loro domanda di futuro, al servizio della causa della legalità e della giustizia, in una terra di grandi tradizioni democratiche» – come scrive dalla Chiesa nell’introduzione al “Dossier Liguria” curato da Libera. E’ la prima volta in questa regione, per l’associazione fondata da Don Luigi Ciotti.
In Liguria, sono presenti coordinamenti e presidi della vasta rete di associazioni aderenti a Libera e in pochi anni le notizie di cronaca giudiziaria hanno fatto alzare il livello di allerta contro le organizzazioni criminali che assediano la regione. Sembra impensabile e invece in questa terra hanno trovato spazio, dopo le famiglie siciliane della Stidda, anche i “locali di ‘ndrangheta”, insediamenti pericolosi che hanno messo in crisi un tessuto sociale nel quale la democrazia sembrava solida. Eppure è la Liguria, fra le regioni del Nord, la prima per numero di comuni sciolti per rischio infiltrazioni mafiose: ben due, Bordighera e Ventimiglia (in provincia di Imperia). Imprenditoria, mafia e politica, anche qui al centro dei provvedimenti giudiziari e di quelli amministrativi intrapresi da istituzioni e forze dell’ordine. Un quadro a tinte fosche che di pari passo con l’avanzata delle mafie vede crescere anche la sensibilità dell’opinione pubblica sul tema.
Libera Informazione accompagnerà il percorso verso la giornata della Memoria e dell’Impegno, raccontando sul portale w
ww.liberainformazione.org queste due facce della Liguria, porta d’Europa. Lo farà attraverso le carte giudiziarie, i dati già resi noti da procure e intelligence antimafia, le cronache giornalistiche, interviste e testimonianze di chi in Liguria opera sul fronte antimafia e per i diritti.
Perché come scrive dalla Chiesa in chiusura del suo editoriale nel Dossier di Libera: «Ogni giornata della Memoria e dell’Impegno lascia nella città in cui si svolge un tesoro di relazioni sociali, di sensibilità civile, di coinvolgimento personale e collettivo. Lascia la città ospite più ricca, così come più ricca e responsabile diventa Libera attraverso queste giornate e i rapporti costruiti con città tanto diverse. Che la primavera arrivi e faccia sbocciare una nuova coscienza collettiva contro la mafia. Che lo faccia ovunque partendo da Genova».
Il conto alla rovescia per la giornata della Memoria e dell’Impegno è partito sul nostro portale, con approfondimenti giornalistici, immagini, racconti e tanto altro.