‘Ndragheta, questore di Reggio: non è invicibile ma serve una svolta
“La ‘ndrangheta non e’
invincibile, come non lo e’ stata la mafia. Qui a Reggio
abbiamo colpito i gangli in cui si annida la criminalita’
organizzata”. Lo ha detto il questore di Reggio Calabria,
Carmelo Casabona, presentando alla stampa il nuovo capo della
Squadra Mobile a Gennaro Semeraro. Casabona ha parlato della
criminalita’ organizzata reggina “come un cancro in metastasi,
ma la nostra chemio – ha aggiunto – si sta dimostrando valida
ed efficace, anche se c’e’ ancora tanto da lavorare. Oggi pero’
non c’e’ piu’ l’impunita’ e l’arroganza perche’ lo Stato e’
presente e vigile”. Il questore di Reggio Calabria, pero’, ha
auspicato una svolta radicale, “epocale sul piano culturale che
accompagni l’azione dello Stato. Senza cultura – ha aggiunto –
non si sconfigge la ‘ndrangheta”.
Rivolgendo ai giornalisti presenti, Casabona ha rivolto
l’invito a “denunciare le assuefazioni che si registrano in
questa citta’: spesso per fiducia o paura. Il popolo reggino
pero’ non puo’ essere pauroso, – ha spiegato – perche’ senza lo
sforzo della popolazione la ‘ndrangheta non si sconfigge”. E
sulle dinamiche che caratterizzano la vita di Reggio Calabria,
Casabona ha evidenziato che “l’economia deve essere in mano
alle imprese e non gia’ in quelle della ‘ndrangheta, perche’
altrimenti non ci sara’ ne’ ripresa ne’ liberta
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