Il ministro Riccardi incontra i migranti a Rosarno

«Si tratta di una questione significativa che fondatore e noi non lasceremo sole le comunità locali», così il ministro della Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione, Andrea Riccardi, in visita a Rosarno per prendere atto direttamente della situazione dei migranti che lavorano nei campi della Piana, per incontrare non solo le Istituzioni ma anche i migranti stessi e nei loro volti iniziare a comprendere bisogni ed esigenze. Dunque i diritti di chi si spende nei campi di arance e di mandarini di Rosarno, ma auspicabilmente anche di Taurianova Rizziconi e comuni limitrofi, al centro dell’agenda politica del governo Monti, che nel suo esecutivo inserisce un apposito ministero per la Cooperazione e l’Integrazione.   

Una questione complessa che attiene alla crisi dell’agricoltura, alle difficoltà ambientali di questo territorio calabrese, ad una normativa di lavoro e di soggiorno che non lascia molti spazi per situazioni di tale complessità. Ecco perché il ministro Riccardi non si è sbilanciato, attendendo il vertice che si sarebbe svolto in Prefettura a Reggio nel pomeriggio di ieri, lasciando intendere che i provvedimenti che si sarebbero resi necessari, sarebbero stati adottati concertandoli in futuro con gli altri Ministeri competenti ed assicurando un approccio serio e costruttivo alla questione.

  La visita ha avuto inizio con il sopralluogo del ministro in località Testa dell’Acqua a Rosarno che l’amministrazione comunale rosarnese, a proprie spese, ha reso fruibile anche quest’anno affidandone la gestione all’associazione di volontariato ‘Il mio amico Jonathan’ e che ospita 150 migranti che durante il giorno lavorano nei campi e sono anche impegnati in laboratori di alfabetizzazione per imparare la lingua italiana. Il terreno, di proprietà dell’Asi (Area Sviluppi Industriale), è stato infatti nuovamente concesso in comodato d’uso al comune rosarnese dalla Protezione Civile, ma purtroppo non risolve l’emergenza al punto che un nuovo gruppo di alloggi prefabbricati sorgerà a San Ferdinando, nell’area industriale. Qui altri 150 migranti potranno risiedere e lasciare il degrado della Ex Pomona e dell’altro ghetto formatosi in pieno centro storico di Rosarno. Il ministro ha avuto modo di effettuare un ampio sopralluogo questa mattina, accompagnato dal sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi e dal Prefetto di Reggio Luigi Varratta, recandosi nell’area dei lavori a San Ferdinando, dove era anche presente il sindaco Domenico Madafferi.   

Ad accompagnare il ministro anche l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria, Gaetano Rao, il vescovo della Diocesi Oppido Mamertina – Palmi, monsignor Luciano Bux, il referente di Libera Piana, don Pino De Masi.   «Non condivido il pregiudizio di chi ritiene questa comunità razzista, credo in tensioni che si acuiscono in un momento di crisi economica – ha detto Riccardi – e adesso sono qui per capire meglio».

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