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Grasso al Copasir: mafie sono cambiate, adeguare gli strumenti di contrasto

Di redazione il . Istituzioni

 Lo ripetono da anni i magistrati impegnati in prima linea nella lotta alle mafie e anche oggi il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, l’ha ribadito durante la sua audizione al Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica: la mafia si sta trasformando, ci sono sempre meno omicidi di mafia ma aumenta la penetrazione della criminalita’ organizzata nell’attivita’ economico-finanziaria in tutta Italia. Ci sono meno omicidi ma la criminalita’ sta diventando sempre piu’
‘colletto bianco’
. Perche’, attraverso persone incensurate, investe in
attivita’ lecite in tutto il territorio nazionale, e non solo. Questo sarebbe stato, secondo quanto si apprende,  il “cuore” dell’intervento del procuratore nazionale antimafia davanti al Comitato presieduto da Massimo D’Alema.

In particolare, Piero Grasso durante l’ora e mezza di audizione, ha sottolineato la carenza di norme  in Italia contro il falso
in bilancio e contro l’autoriciclaggio e ha puntato il dito contro la mancata interazione fra la Direzione investigativa antimafia e i servizi segreti, aggiungendo che «Non ci sono, infatti, norme
che prevedano questa interazione fra strutture dello Stato». Una buona parte della sua audizione sarebbe stata concentrata sull’emergenza criminalità nella capitale, sollevando più di un sospetto, sugli ultimi fatti di cronaca avvenuti in città e su questa escalation criminale. Le infiltrazioni a Roma  – dice Grasso – non riguardano solo i clan tradizionali, fra quelli alta è l’infiltrazione della ‘ndrnagheta, ma anche la mafia Russa e Cinese.

Infine, sempre secondo quanto si apprende da fonti d’agenzia, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza delle misure di sequestro e confisca dei beni ai mafiosi, proponendo, come aveva fatto solo 48 ore fa al convengo dell’Associazione nazionale antimafia, la confisca dei beni agli evasori “gravi”. Il capo della Dna, infatti, avrebbe anche sottolineato che il mafioso e l’evasore fiscale hanno lo stesso atteggiamento: entrambi cercano profitti a danno dello Stato. E’ necessario, infine, secondo Grasso potenziare gli strumenti della lotta all’evasione fiscale anche per combattere in maniera piu’ efficace la criminalita’ organizzata, aggredendo i patrimoni illeciti. Necessari, infine, una serie di azioni che vengano regolamentate
con protocolli e banche dati comuni.

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