Camorra: arresti domiciliari per ex legale boss Bidognetti
I carabinieri del Nucleo investigativo del comando
provinciale di Caserta hanno eseguito oggi un’ordinanza di custodia
cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’avvocato Carmine
D’Aniello, 47 anni, già legale di fiducia di Francesco Bidognetti, capo
dell’omonimo gruppo del clan «dei Casalesi». D’Aniello era stato
condannato in primo grado a tre anni di reclusione lo scorso 7 novembre
perchè ritenuto colpevole di favoreggiamento aggravato e continuato.
L’ex legale di Bidognetti fu poi scarcerato per l’affievolimento delle
esigenze cautelari determinato anche dal fatto di essere impedito ad
esercitare la professione forense perchè sospeso dal Consiglio
dell’ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
Lo scorso 9
dicembre, però, il Consiglio dell’ordine ha revocato la sospensione e
riammesso D’Aniello all’esercizio della propria professione. Come
avvocato, infatti, nel corso dell’udienza del 21 dicembre 2011
nell’ambito del processo a carico di affiliati al gruppo Iovine dei
Casalesi, D’Aniello, malgrado non presente in aula, è stato costituito
come co-difensore di persone imputate per associazione per delinquere di
tipo camorristico. Uno di questi imputati – attualmente sottoposto
all’obbligo di dimora a Venafro, provincia di Isernia – ha anche chiesto
autorizzazione a recarsi due volte al mese a Napoli e ad Aversa per
colloqui con i suoi difensori tra i quali figura proprio D’Aniello. In
virtù della possibilità di reiterazione del reato di favoreggiamento,
quindi, sono stati disposti gli arresti domiciliari – emessi dal
collegio A della prima sezione penale dal Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli –
notificati oggi dai carabinieri a D’Aniello nella sua abitazione di
Aversa
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