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Bari libera dalle mafie

Di Linda Dabbicco* il . Puglia

Tre giornate dedicate ai temi della legalità e dell’antimafia, organizzate da Libera Bari e Libera Puglia, insieme all’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari e con la collaborazione organizzativa di Arci Puglia.  Il 14 dicembre Gianni Solino ha presentato il suo ultimo libro La Buona Terra – Storie dalle terre di don Peppe Diana,  presso la sede dell’ARCI – situata a Bari Vecchia, in un appartamento confiscato alla criminalità organizzata. Un libro che vuol essere la testimonianza di coloro che, a partire dall’esperienza di don Peppe Diana e dal suo insegnamento, lanciano quotidianamente la loro sfida economica e culturale, in terra di camorra, in nome della legalità e dei diritti. Il libro racconta, infatti, storie in fieri, che presentano la linfa vitale del gruppo che cresce, cambia, crea sempre nuovi equilibri. Una storia, insomma,  fatta di alti e bassi, di buoni risultati e di qualche battuta d’arresto, ma sempre sostenuta da quella che Solino ha definito “la nostra vera forza”: una efficace rete di relazioni, continui scambi con altre comunità (Pisa, Trento, la Puglia) che servono a consolidare le iniziative delle terre di don Peppe Diana e a trasformarle in un felice modello da esportare. Un tentativo di far germogliare frutti di vita da una terra da troppo tempo prigioniera di una iniqua vocazione di morte. 

La giornata del 15 dicembre si è sviluppata intorno alla significativa presenza di don Luigi Ciotti, presidente di Libera – Associazione nomi e numeri contro le mafie. Nel primo pomeriggio si è svolto l’incontro con i familiari delle vittime; si è trattato del primo di una serie di momenti voluti dal coordinamento regionale, che intende consolidare questa esperienza per meglio attrezzarsi ad affrontare le necessità e i bisogni di coloro che sopravvivono alla tragedia. A questo primo appuntamento ha fatto seguito un’assemblea con i presidii della rete di Libera e tutte le associazioni interessate. In tale occasione don Ciotti ha parlato del taglio consistente operato sul fondo per i parenti delle vittime delle mafie e per i collaboratori di giustizia e delle drammatiche conseguenze che esso può generare, nonché del rischio sempre più incombente che la Commissione per gli affari costituzionali sposti la giornata della memoria e dell’impegno a una data diversa dal 21 marzo (si parla di fine giugno, quindi a scuole chiuse!) appuntamento che da oltre 15 anni rappresenta un riferimento di forte valore materiale e ideale per centinaia di migliaia di persone.  Infine la cittadinanza ha partecipato, insieme ai familiari delle vittime, alle istituzioni e a molte associazioni impegnate nel volontariato ad un’assemblea che si è tenuta presso la scuola media De Marinis a Carbonara.

E’ stata l’occasione per Daniela Marcone, referente regionale memoria di Libera, impegnata nel sostegno alle famiglie delle vittime e Alessandro Cobianchi, referente Libera Puglia, di ricordare e ribadire l’appuntamento annuale del 21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno. L’assessore Fanelli e l’assessore Fratoianni, rispettivamente in rappresentanza della Provincia di Bari e della Regione Puglia, hanno confermato al volontà di continuare a promuovere progetti di integrazione sociale, di difesa dei diritti e di educazione alla legalità. Inoltre, il sindaco di Bari, Michele Emiliano ha promesso il suo impegno ad interagire con la Procura, nel tentativo di fermare i tagli ai fondi per le famiglie delle vittime e per i testimoni di crimini di mafia, previsti della manovra Monti. E’ seguita una fiaccolata in memoria delle vittime innocenti di mafia (Gaetano Marchitelli, 15 anni, di Carbonara, Michele Fazio, 16 anni, di Bari Vecchia) che si è snodata per le vie di Carbonara: le luci delle fiaccole hanno illuminato  volti segnati dal dolore, ma non rassegnati.  Venerdì 16 dicembre, infine, presso l’Accademia del Cinema Ragazzi – Enziteto, il regista Francesco Cavaliere ha presentato il suo documentario “(R) esistere”, otto storie di resistenza civile a Scampia, in cui i protagonisti raccontano in prima persona la loro vita ed il loro impegno quotidiano affinchè il proprio quartiere, considerato il più grande mercato di droga in Europa, possa diventare un posto migliore in cui vivere. 

Conoscere, partecipare e scegliere sono alcuni dei comandamenti che Libera ha fatto propri per mantenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafia e perché questa memoria si converta in impegno.

Le foto dell’iniziativa

* Libera Bari

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