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Usura e crisi economica

Di Santo Della Volpe il . L'analisi

E’ un’emergenza che cresce ,giorno dopo giorno, settimana dopo
settimana: più la crisi economica stringe il credito delle banche verso
esercenti ed imprenditori, più aumenta il ricorso all’usura, allo
strozzinaggio, il più delle volte direttamente gestito dalle mafie,
soprattutto in zone del nostro paese già economicamente depresse.

Ormai è
allarme sociale ed è per questo che , in occasione del periodo
natalizio (che tradizionalmente dovrebbe vedere aumentare vendite ed
acquisti), il fenomeno usura va contrastato con maggior decisione:
perché nel tentativo di risalire la china delle vendite poco
soddisfacenti, i commercianti in questo periodo cercano di rifornirsi
per il Natale, acquistando i prodotti da vendere, in una sorta di
scommessa verso il futuro e verso le tredicesime: molti si indebitano
per questo, molti non potendo accedere direttamente al credito bancario
regolare, spesso chiuso o troppo esoso, si rivolgono al prestito
usuraio, nella speranza di restituire poi le somme avute ora, subito ed a
breve, magari con il nuovo anno.

Ma le prospettive di vendite natalizie
non sono proprio buone: il rischio è dunque di un ulteriore
indebitamento perché la crisi economica colpisce i più deboli, i redditi
fissi e la piccola distibuzione . E chi oggi si indebita, potrebbe non
ricavare dalle vendite natalizie il necessario per restituire i
prestitii, cadendo quindi ulteriormente nella spirale dello “strozzo”;
che per molti può significare la fine dell’attività.

O peggio. I dati ce
lo confermano. Rimandiamo alla relazione di S.O.S. Impresa per far
capire quanto sia esteso il fenomeno Usura: ma proprio in questi giorni
ci arrivano segnali ancora più preoccupanti. Uno fra tutti: l’aumento
esponenziale delle denuncie di usura nel napoletano ha portato la
Confesercenti ad aprire nuovi sportelli sportelli di assistenza, a
Casoria ed in altre zone della provincia,perché le richieste di aiuto a
Napoli erano ormai troppe.

Perché , al di là della contingenza,
natalizia, l’Usura rappresenta da sempre il ricorso al credito
“emergenziale”, “istantaneo” e svolge un ruolo sussidiario al sistema
bancario e finanziario, nel senso che il prestito a strozzo è utilizzato
per rientrare dagli sconfinamenti o saldare un fornitore, per pagare un
assegno in scadenza o per ripianare una sofferenza. Commercianti ed
artigiani, imprenditori o famiglie alle prese con la crisi ne sono
quindi vittima, mettendosi direttamente nelle mani della criminalità che
su questa pratica di prestiti ad interessi al 300-400% ricavano
(insieme al racket del pizzo) la base di partenza per le altre attività
economiche, dall’acquisto di partite di droga alla corruzione per
ottenere appalti.

Per questo è importante la mobilitazione delle
associazioni per la denuncia del fenomeno: E soprattutto diventa
fondamentale offrire una alternativa ai commercianti: la denuncia dello
strozzino deve essere accompagnata da una difesa del commerciante o
artigiano denunciante, da un intervento dello Stato che aiuti a
ripianare i debiti contratti o ad affievolire le difficoltà economiche
che hanno provocato il ricorso all’usuraio. Da qui la richiesta di un
finanziamento attivo del fondo antiusura, di cui parliamo in questa
nostra Newsletter.

La proposta del tema usura,in questo periodo di crisi
economica , nasce infine dalla convinzione che un percorso di sicurezza
parta da una analisi approfondita del fenomeno Usura , all’interno
delle attività illegali e criminali che rendono le nostre città meno
sicure; e non solo al Sud, ma certamente anche al Centro ed al Nord, in
quelle zone dove la crisi sta colpendo in modo così profondo e
doloroso…

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