Scampia, inaugurato lo sportello anticamorra
Resistenza. Non è solo il nome dell’associazione che ha promosso, a Scampia, il primo sportello anticamorra sul territorio. Ma è quanto stanno facendo i cittadini di questo quartiere tristemente noto come luogo di faide e di spaccio di droga. Il che è vero, ma da qualche tempo sono gli onesti che stanno facendo sentire la loro voce. «È la Scampia degli onesti – come ha esplicitato il presidente aggiunto dei Gip di Napoli, Bruno D’Urso, presente all’inaugurazione – che in questi giorni vuole fare sentire la sua voce». Una Scampia, dunque, che torna alla ribalta della cronaca. Questa volta per raccontare una società civile che resiste contro i clan camorristici. Nasce allora il primo sportello anticamorra sul territorio della periferia a Nord di Napoli.
Un punto di riferimento per tutti i cittadini nell’ambito della sede dell’ottava Municipalità. Si perché, questo progetto, mette insieme, non soltanto la partecipazione e la condivisione delle associazioni, ma vede anche un impegno istituzionale da parte del Presidente della Municipalità, Angelo Pisani, e del dirigente del Commissariato di Scampia, Michele Spina. Dunque un connubio fondamentale tra società civile e istituzioni, ognuno nel rispetto dei propri ruoli ma sinergicamente convergenti verso un unico fronte di resistenza contro la camorra. Un “modello Scampia”, si potrebbe dire. Che oggi viene ufficializzato con l’inaugurazione dello sportello che offrirà assistenza legale gratuita, ma sarà anche un punto di riferimento che raccoglierà denunce, anche in forma anonima, che saranno poi comunicate al commissariato di polizia.
«Questo sportello – ha detto Ciro Corona, presidente dell’Associazione “(R)esistenza Anticamorra” e promotore dello sportello – avrà un senso se diventerà lo sportello di tutte le associazioni del territorio, di tutte le istituzioni oggi presenti, della Municipalità, della magistrature e delle forze dell’ordine, insomma questo sportello sarà efficace se condiviso da tutti coloro che fanno anticamorra quotidianamente». Presenti infatti non solo l’associazione Libera, rappresentata dal referente regionale Geppino Fiorenza e quello provinciale di Napoli, Antonio D’Amore. Hanno preso parte all’incontro, e saranno parti attive e integranti di questo sportello, le associazioni del territorio che rappresentano la migliore esperienza di contrasto alle illegalità e alle forme di degrado sociale che insistono nel rione, come il “Centro il Mammuth”, il Gridas, ma anche realtà di altre zone come la cooperativa “Al di là dei Sogni” che opera sui terreni confiscati in provincia di Caserta, associazioni sportive come l’A.S.D. di Scampia che per l’occasione ha anche presentato la maglia ufficiale della squadra indossata dai giovani giocatori, con impresso la (R) di (R)esistenza.
Simboli, dunque, contrapposti a quelli espliciti della camorra, per abbattere quel mito di paura e onnipotenza delle organizzazioni criminali. Ma soprattutto per dare il segno di una presenza sul territorio, di una reale resistenza anticamorra che si costruisce, passo dopo passo, ripristinando la normalità e l’affermazione degli elementari diritti. D’altronde, quello di Scampia, è un territorio che offre molte possibilità se solo le amministrazioni centrali e periferiche se ne facessero effettivamente carico. Solo per fare un esempio, a Scampia, insistono almeno quattro edifici scolastici abbandonati, alcuni di essi abusivamente occupati, e che potrebbero, se puntualmente recuperati, innescare una vera e propria rivoluzione sociale. Dunque ci sono tutti gli estremi per convertire le sorti di questo posto che troppo spesso viene velocemente bollato come quartiere della camorra. Ma si tratta invece di una comunità attiva e sensibile che vuole resistere, oggi con una sede operativa che per ironia della sorte, è situata in Viale della Resistenza, Scampia, Napoli, Italia.
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