Romano, Giunta della Camera autorizza uso intercettazioni
La Giunta delle autorizzazioni della Camera ha detto si all’uso delle intercettazioni telefoniche sull’ex ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano, coinvolto in un’indagine di mafia. Hanno votato a favore dell’uso delle intercettazioni Pd (escluso il radicale Maurizio Turco), Idv e Lega. Il Pdl ha votato contro, l’Udc si è astenuta. Le intercettazioni che erano state predisposte dall Procura di Palermo a carico di Romano fanno parte di un fascicolo d’indagine in cui il politico del Pid e’ indagato, insieme al senatore del Pdl Carlo Vizzini e all’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, per corruzione, reato aggravato dall’avere agevolato la mafia.
25 telefonate dimostrerebbero che l’ex ministro – come scrisse il gip nella richiesta all’uso – sarebbe stato a disposizione di un sistema affaristico-politico-mafioso avente al centro le attivita’ del Gruppo Gas di Massimo Ciancimino’. Se il parere espresso oggi dalla Giunta fosse condiviso dalla Camera i pm che indagano sulla corruzione potrebbero utilizzarle nel processo.
Coinvolti nell’inchiesta, insieme a Romano, politici e amministratori locali, liberi professionisti e imprenditori. Dalle loro mani passavano affari vantaggiosi, fra tutti quello della metanizzazione di buona parte dei comuni siciliani. Attraverso una società questo “comitato d’affari” che operava fra il 2003 e il 2004, secondo gli inquirenti, avrebbe gestito l’appalto e poi venduto l’affare agli spagnoli della “Gas natural”. La transazione avrebbe visto il passaggio di denaro, sotto forma di tangenti. Un caso di corruzione, dunque, dentro il quale si nascondevano gli affari di Cosa nostra. Solo per questo affare erano state distribuite tangenti per un milione e 330 mila euro: soldi trasferiti in Svizzera. A Romano, secondo l’accusa, sarebbero andati 50 mila euro
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