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Cinisi: il vino e l’arte per dire no alla mafia

Di Rino Giacalone il . Sicilia

La manifestazione l’hanno intitolata “Assaporare la legalità”, l’appuntamento è per sabato prossimo 17 dicembre a Cinisi a cominciare dalle ore 17. Il patrocinio è della commissione Attività Produttive dell’Ars e dell’Istituto regionale della Vite e del Vino, l’organizzazione ha diversi “attori”, l’amministrazione comunale di Cinisi, l’associazione culturale Archetipo, l’associazione “Casa memoria Peppino e Felicia Impastato”, la Cantina “Centopassi” e la proloco di Cinisi. Le firme a questa iniziativa sono di Mariella Barbera e Irene Cavarretta.

Palcoscenico sarà la casa che fu del capo mafia Gaetano Badalamenti confiscata agli eredi del boss e consegnata alla società civile: luogo simbolo della rinascita culturale della città, Archetipo vuole utilizzarla come spazio da “Occupare” attraverso un percorso fatto di storia passata e storia nuova. Una società che vuole ricordare e non dimenticare è il punto di partenza, così nascono cento passi disegnati con gessetti colorati che accompagnano il visitatore da casa della Memoria a casa Badalamenti, all’interno dello spazio espositivo si mescola arte, impegno sociale e storia.

“Un mare di Vino è un evento volto a promuovere i prodotti della terra di Sicilia che si fondano sulla speranza e sulla rinascita “perché la terra non smette mai di rigenerarsi”. L’amministrazione parte proprio dalla presentazione del prodotto frutto di quei territori, vigneti e terre, che confiscati ai mafiosi, sono stati affidati, grazie all’associazione Libera, alle coop di Libera Terra che coltivano le uve e commercializzano i vini. L’azienda vinicola Centopassi di Libera Terra, nome tratto dall’omonimo film di Marco Tullio Giordana, dedicato a Peppino Impastato, quest’anno con l’etichetta Rocce di Pietra Longa è stata insignita del riconoscimento di vino slow per la Guida Slow Wine.

“Assaporare la legalità” serve a far comprendere bene come si può all’impegno sociale delle Cooperative di Libera Terra affiancare il lavoro di giovani artisti e associazioni che attraverso l’allestimento e l’arte, diventano parte attiva del rinnovamento. Saranno in mostra le Opere pittoriche di Carmelo Calderone, giovane artista catanese che con i suoi frammenti del mediterraneo, rappresenta le barche elemento simbolico realizzato dall’uomo che da elemento di contaminazione culturale prima, oggi diventa per alcune popolazioni unica speranza. Saranno esposte le tavole del fumetto “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia” – sceneggiatura di Marco Rizzo e disegni di Lelio Bonaccorso – edizioni Becco Giallo. Saranno presentate le foto dell’artista di Cinisi Pino Manzella che con il titolo “Scatti e Riscatti” raccontano i terreni confiscati alla mafia.

Sono previsti gli interventi dell’on. Salvino Caputo, della Commissione Parlamentare Attività Produttive, di Dario Cartabellotta, Direttore dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino, dell’avv. Salvatore Palazzolo, sindaco di Cinisi, di Giovanni Impastato, presidente dell’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Francesco Galante, presidente della Cooperativa Placido Rizzotto “Libera Terra”, modera Domenico Micale, assessore alle attività produttive del Comune di Cinisi.

Al termine è prevista la presentazione del concorso di disegno per le scuole elementari – Nenè ed “il mare colore del vino”, che prende spunto dall’omonimo racconto di Leonardo Sciascia. L’arte ed il vino si trovano così complici di un  progetto che li vede protagonisti e che ha come culla la terra di Sicilia. Senza la mafia.

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