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Napoli-Milano impegno per la legalità

Di Rosita Rijtano il . Campania

L’idea che la mafia abbia radici solo al sud è una
leggenda metropolitana. Lo sanno bene i sindaci di Napoli e Milano,
Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia, che in comune hanno un passato
chino sui libri di diritto. Per questo è necessario costruire un ponte
ideale che unisca il paese nella lotta per la legalità. L’appello è
stato lanciato da un piccolo comune salernitano, Pagani. Qui i due
uomini di legge prestati alla politica si sono incontrati nel ricordo di
Marcello Torre: il sindaco-avvocato assassinato dalla camorra nel 1980,
al quale da ventinove anni è intitolato un importante premio per
l’impegno civile.

“Le mafie non hanno confini – è stato il grido di
Pisapia – e così deve essere anche la lotta alla mafia. Solo rimanendo
uniti potremo evitare che il riciclaggio di denaro sporco, favorito dai
colletti bianchi, sottragga ai cittadini onesti 410 milioni di euro ogni
giorno”. Sono questi i dati diffusi dal Fondo Monetario Internazionale.
Da qui l’idea di un ponte. Da nord a sud. Una proposta che ha subito
fatto breccia nel cuore sia di De Magistris sia del presidente di
Libera, don Luigi Ciotti. “La Costituzione – ha infatti affermato don
Ciotti – non parla di nord e sud ma di un’Italia unita nei diritti e nei
doveri. Un’Italia guidata da un governo etico e in cui ognuno di noi
contribuisca al rispetto delle leggi. Compresa l’informazione il cui
compito è di essere al servizio del cittadino”.

Non è dunque un caso se
il riconoscimento dedicato a Torre sia stato quest’anno assegnato
proprio a dei giornalisti. Due i premi conferiti: al conduttore di
Presa Diretta Riccardo Iacona e alla redazione di Metropolis
rappresentata dal direttore Giuseppe del Gaudio che commosso ha
ricordato le parole di Indro Montanelli, “questo mestiere si fa con la
schiena dritta”.

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