Facciamo un pacco alla camorra
Ci saranno i familiari delle vittime della camorra, i giovani delle
cooperative che lavorano sui terreni confiscati in Campania, gli
educatori impegnati nei percorsi di educazione alla legalità, il
Comitato don Peppe Diana e Libera. Speriamo ci siano anche i deputati.
Perché è a Montecitorio che questa sera saranno presentati i cesti
natalizi che significativamente portano il nome di “Facciamo un pacco
alla camorra”.
Pasta, vino e sottaceti, marmellate e miele, la
cioccolata della NCO (Nuova Cucina Organizzata) e il Caffè Lazzarelle,
prodotto dalle detenute del carcere femminile di Pozzuoli… Persino
la confezione che contiene i prodotti è realizzata dalla cooperativa
sociale Altri Orizzonti. Un pacco completo che si vende ai cittadini
onesti, ma che è diretto alla camorra. Perché è mettendo in circolo la
linfa nuova (e buona) dell’onestà dei comportamenti e un segno
concreto (e buono) come i prodotti dei beni confiscati, che si
contribuisce a sconfiggere le radici della malapianta.
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