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Domani gli Azzurri a Rizziconi sul campo sottratto a ‘Zio Paperone’

Di Anna Foti il . Calabria

Domani a Rizziconi, in provincia di Reggio, l’impegno in Calabria per la Nazionale Azzurra di mister Prandelli, privata di Cassano, in convalescenza, e di Rossi. Ieri in Polonia a Wroclaw la vittoria con due gol di scarto, firmati da Balotelli e Pazzini e la parata di Buffon, in occasione della prima della due amichevoli programmate in questi giorni (martedì sarà la volta dell’Uruguay all’Olimpico), in vista degli Europei 2012. Così tra un’amichevole e l’altra la nazionale di Calcio farà tappa per un allenamento  domani 13 novembre (in calce all’articolo il programma*), in provincia di Reggio Calabria a Rizziconi, su un campo sorto in un terreno confiscato alla ‘ndrangheta ed inaugurato per la seconda volta nel 2007 con una sfida tutta al sapore di legalità e solidarietà tra due squadre capitanate dal presidente di Libera Don Luigi Ciotti e dell’allora presidente della commissione antimafia Francesco Forgione.
 Gli azzurri a Rizziconi su invito di Don Ciotti e di Libera. Invito cui hanno prontamente risposto positivamente e con entusiasmo il Presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete ed il Ct Cesare Prandelli . Ci sarà anche il ‘gringo’ Rino Gattuso, originario di Corigliano Calabro (CS), centrocampista del Milan e con la nazionale Azzurra dal 2006, ora fuori dal campo per la paralisi ad un nervo cranico che gli compromette la vista. Una preziosa ventata di positività e di ottimismo per il comune pianigiano di 8000 abitanti attualmente alla quinta gestione commissariale in undici anni dopo le dimissioni di nove consiglieri comunali registratesi nei mesi scorsi ed il crollo dell’amministrazione Bartuccio. Al momento la gestione commissariale è retta dal prefetto Fabrizio Gallo e dai sub commissari Rita Ferrara e Salvatore Del Giglio. Ma torniamo alla storia di questo campetto, emblema di legalità.
 La struttura e’ stata realizzata nel 2003, su un terreno che venne confiscato al boss della ‘ndrangheta Teodoro Crea detto ‘zio paperone’, boss incontrastato del clan imperante su una vasta zona della Piana di Gioia Tauro, che rimase latitante fino al 3 luglio 2006 quando fu arrestato nella frazione Castellace del comune di Oppido Mamertina, nella piana di Gioia Tauro, durante una riunione di ‘ndrangheta. Adesso ultrasettantenne costretto su una sedia a rotelle, la sua condanna, confermata in appello nel 2009 insieme a quella dei figli Domenico (arrestato nell’operazione ‘Toro’ scarcerato per decorrenza termini lo scorso anno) e Giuseppe (latitante), è stata cassata con rinvio dalla Corte di Cassazione ad altra sezione della Corte di Appello nel luglio dello scorso anno. La condanna, cassata e rinviata per un nuovo esame del merito, era di 8 e 9 anni di reclusione per il tentativo di estorsione a carico della Devin (società rilevata nel 2007 dalla Credit Suisse, azienda leader a livello mondiale nel campo dei servizi finanziari globali con sede a Zurigo), titolare della realizzazione del centro commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi.
La storia dei Crea si intreccia infatti con le vicende di Pasquale Inzitari, l’imprenditore, ex vicesindaco ed assessore dell’amministrazione rizziconese sciolta per mafia nel 2000, arrestato nel 2008 unitamente a Domenico Rugolo; si intreccia anche con le drammatiche vicende del figlio diciottenne di Pasquale, Francesco Maria Inzitari, trucidato nel dicembre del 2009 a Taurianova, e del cognato Nino Princi, fatto saltare in aria a Gioia Tauro nel 2008. Una lunga scia di dolore, sangue ed orrore. Al centro degli interessi quei terreni su cui sorse il centro commerciale ‘Il porto degli ulivi’, la cui variazione di destinazione di uso fu deliberata dalla giunta comunale poi sciolta per mafia; terreni che già stati acquistati da prestanome dei Crea e che poi passarono alla Devin di cui era socio Inzitari. I Crea avrebbero esercitato forti pressioni in materia di appalti dei lavori e pizzo.
Il quadro collima con quello riportato dagli inquirenti nel 2008 che, al momento dell’arresto di Pasquale Inzitari, delinea che “De Marte, Vasta, Inzitari e Devin SpA subivano estorsioni per i lavori relativi alla costruzione del centro commerciale di Rizziconi da parte dei Crea e che pertanto si erano rivolti ai Rugolo, motivo per cui i rapporti tra le due ndrine, si erano incrinati definitivamente. Il coinvolgimento della Devin, in particolare era calcolabile nella misura di circa 11 milioni e 600.000 euro, ed il 16% di questa cifra è riconducibile direttamente a Princi socio occulto e, quindi, ai Rugolo’’. Di ciò la Credit Suisse sarebbe stata ignara al momento di rilevare la società nel 2007.
Ma torniamo ai terreni confiscati ed alla storia del campetto che domani ospiterà gli azzurri. Erano di Teodoro Crea i due terreni sequestrati nel lontano 1994, confiscati definitivamente nel 2000, in pieno commissariamento per infiltrazioni mafiose per il comune di Rizziconi, e assegnati alla stessa amministrazione pianigiana nel 2002. Grazie all’impegno dei tre commissari Francesca Crea, Maria Laura Tortorella e Salvatore Fortuna, furono demolite alcune strutture in cemento che erano state realizzate sull’area e fu realizzato il campo. Dopo la realizzazione il campo fu gravemente danneggiato: non si gradiva evidentemente che attività di aggregazione fossero svolte lì. Nel 2007, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, lo stesso fu nuovamente inaugurato. Da allora la struttura è affidata all’associazione sportiva dilettantistica Rizziconese. Con mister Pasquale Naso decine sono i giovani che si allenano nella scuola calcio.
Poi la proposta di don Ciotti subito accolta dal presidente della FIGC Giancarlo Abete di portare la nazionale su quel campo per un allenamento e in special modo per la diffusione di un forte messaggio di legalità, attraverso lo sport ed il ruolo centrale che esso stesso riveste anche e soprattutto nelle diverse comunità della Provincia. Tutto pronto quindi per accogliere gli azzurri a Rizziconi in occasione di questo evento rivolto agli appassionati di sport e legalità. La macchina organizzativa ha messo in piedi un’imponente servizio di ordine e l’entusiasmo non manca, pur con il rischio che la manifestazione, al di là della significativa e intatta portata simbolica, sia stato trasformato in un evento per pochi. Intanto da Palermo partiranno all’alba di domani i giovanissimi dell’atletico Zen per vedere gli Azzurri dal vivo.
Buone notizie anche dal Pon Sicurezza. 240 mila euro sono stati stanziati per riqualificare l’intera area, di cui il campetto rappresenta una porzione, costruendo un polo sportivo ed un parco giochi. 
* Programma domenica 13 novembre 2011: visita Azzurri a Rizziconi (RC) 
 
h. 10.20 Partenza volo charter da Roma per Lamezia Terme 
h. 11.15 Arrivo volo all’aeroporto di Lamezia Terme e trasferimento in bus al Campo Sportivo di Rizziconi  
h. 12.30 Arrivo della squadra a Rizziconi  
h. 13.00 Ingresso della squadra sul campo, cerimoniale di presentazione delle Autorità locali e consegna di un ricordo ai calciatori e alla FIGC da parte del Comune di Rizziconi 
h. 13.30 Inizio dell’allenamento  
h. 15.00 Fine dell’allenamento 
A seguire incontro con la stampa e trasferimento in bus all’aeroporto di Lamezia Terme dove la partenza del volo è prevista per le ore 17.  

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