Il Csm nomina Giovanni Salvi
sarà il Procuratore di Catania
Giovanni Salvi è stato nominato nuovo procuratore capo di Catania, posto vacante dal 27 febbraio scorso quando è andato in pensione il procuratore Vincenzo D’Agata. Giovanni Salvi è stato eletto dal plenum con la votazione avvenuta al ballottaggio. Nella prima votazione aveva ottenuto dieci voti tra i quali i consiglieri di Magistratura Democratica, del Movimento per la Giustizia, i due consiglieri laici di area Pd, il presidente della Cassazione, Ernesto Lupo e il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito.
Alla seconda votazione Salvi è stato eletto con 13 voti. Oltre ai precedenti si è unito il voto del vicepresidente del Csm, Michele Vietti (alla prima votazione si era astenuto) e dei consiglieri Alessandro Pepe e Antonello Racanelli, entrambi di Magistratura Indipendente.
La sua nomina è passata sul filo di lana e ha spaccato il plenum del Csm. Tredici i voti a suo favore, contro gli undici andati a Gennaro e due a Tinebra.
La nomina è avvenuta all’esito di un ballottaggio e dopo che anche i togati di magistratura indipendente, che al primo giro avevano sostenuto Tinebra, e il vicepresidente del Csm Michele Vietti, che inizialmente non aveva partecipato al voto, hanno fatto convergere i loro consensi su Salvi, sostenuto in partenza da togati e laici di sinistra e dal primo presidente e dal procuratore generale della Cassazione.
In magistratura dal 1979, Salvi che ha 59 anni, è stato per venti anni sostituto procuratore a Roma, prima di approdare nel 2002 al Csm come componente togato. Da pm a Roma e poi da sostituto pg in Cassazione si è occupato di indagini delicate, come quelle sulla strage di Ustica, gli omicidi Pecorelli, Calvi e D’Antona e di inchieste sui Nar e le Br.
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