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Quando la Rai racconta il Paese reale

Di Norma Ferrara il . L'analisi

Il 29 agosto del 1991 a Palermo la mafia uccideva Libero Grassi, primo imprenditore a ribellarsi al “pizzo”. La moglie, Pina Maisano Grassi,  il 23 ottobre scorso racconta  il coraggio del marito e la battaglia dei ragazzi di “Addio pizzo”  nel servizio “Vent’anni dopo” di Patrizia Senatore (per la rubrica “Tg3 Persone”). Nel servizio viaggiano su due binari la storia privata di Libero Grassi e della sua famiglia e quella pubblica di un imprenditore precursore dei tempi. Il ricordo del dietro le quinte di quel “no” detto pubblicamente su giornali e tv che all’epoca costò la vita a Libero Grassi, raccontato dalla moglie, Pina Maisano Grassi, attraversa tutto il servizio e  rilancia l’attualità di oggi: il movimento “Addiopizzo” di cui la Grassi è sostenitrice sin dalla sua nascita. Una storia, quella della lotta al racket, che ha unito l’impegno di un imprenditore lasciato solo a difendere la sua attività economica e la sua libertà di cittadino a quella dei giovani che, molti anni dopo, hanno deciso di mettere in moto, da quell’insegnamento, un nuovo percorso. Invertendo il sistema: chiedendo ai cittadini di comprare solo da chi non paga il pizzo e ai commercianti di dichiarare pubblicamente, attraverso il bollino “antipizzo”, che “la messa a posto”  – come si chiama a Palermo – loro non la pagano. Un mix di scelte che hanno prodotto una efficace risposta al fenomeno del pizzo da parte della società civile. 

Nella stessa serata, la Rai si occupa ancora di lotta alle mafie, sempre su Raitre ma attraverso l’inchiesta del programma “Report”.  «I beni confiscati alle mafie hanno un alto valore simbolico, perché sono il frutto di attività criminali ai danni della collettività e quindi per legge, la collettività deve beneficiarne. In che modo?». A chiederselo il gruppo di giornalisti coordinato da Milena Gabanelli che ha realizzato “I beni de’ noantri” viaggio –  inchiesta fra i beni confiscati a Roma,  a firma di Luca Chianca.   «I comuni – sottolinea la Gabanelli in studio – devono certamente non lasciare dentro gli appartamenti le famiglie del farabutto o lasciare questi beni alla spera in Dio. Ma devono affidarli a delle Onlus o associazioni che svolgono attività sociali non a fini di lucro». I problemi connessi alla gestione e al riutilizzo dei beni sono molteplici: la legislazione, i tempi delle amministrazioni locali, l’efficienza dei provvedimenti e la trasparenza nell’assegnazione dei beni. L’inchiesta si occupa, in particolare, della situazione attuale dei beni confiscati a Roma. Qui il Comune è proprietario di 56 immobili confiscati. Ma molti di questi  rimangono inutilizzati e non sono ancora stati assegnati. L’inchiesta di Chianca chiede conto ad amministratori locali dei casi più clamorosi in cui l’incuria e la burocrazia hanno giocato a favore delle mafie. “Report”, inoltre, porta le telecamere sui luoghi simbolo di queste mancate occasioni di riutilizzo sociale dei beni.

Mafie non solo a Roma ma anche al Nord. E’ l’emergenza più evidente degli ultimi anni nonostante sia la storia di una infiltrazione in corso dagli anni ’80. Rainews, il canale di informazione allnews, fa il punto sulla situazione della criminalità organizzata nel capoluogo finanziario del Paese: Milano. Qui, il gruppo d’inchiesta coordinato dal giornalista, Maurizio Torrealta, torna nuovamente per capire e conoscere l’avanzata delle mafie nella regione. Ma anche la risposta antimafia. Un viaggio dentro la città che dalla centralissima via Montenapoleone, si sposta all’Ortomercato di via Lombroso, passando per le vie più significative del centro di Milano dove Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia, venne prelevata con forza e uccisa. Nel servizio realizzato da Mario Sanna, c’è spazio anche parlare delle tante responsabilità dei professionisti, della necessità di nuovi e più efficaci strumenti antiriciclaggio e del lavoro della magistratura.

Questi gli ultimi tre appuntamenti con la storia e l’attualità della lotta antimafia. Tre servizi che è possibile rivedere sul portale della Rai (www.rai.tv/dl/replaytv) esempi di un servizio pubblico che racconta il Paese reale.

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