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Otranto legality experience

Di Valentina Dirindin il . Internazionale, Progetti e iniziative

Si è trasferita a Otranto la carovana della seconda edizione di OLE – Otranto Legality Experience, l’evento organizzato da Flare Network e Libera per strutturare una riflessione collettiva sul tema “Economia Illegale, Mafie e Globalizzazione Finanziaria”. Dopo la conclusione della prima parte dell’appuntamento (la summer school tenutasi a Lecce dal 5 all’8 settembre), il nutrito gruppo di OLE, forte del bagaglio di conoscenze accumulate in questi giorni di lavoro, si è ritrovato all’ombra della Porta Alfonsina, nel cuore di Otranto, per continuare a discutere sul binomio economia-illegalità.

“Vogliamo mettere insieme competenze diverse per un obiettivo comune”, ha detto Michele Curto, presidente di Flare, facendo un primo bilancio del campus. “È necessario oggi fare un passo avanti, in questa fase di crisi dei mercati in cui le economie criminali diventano sempre più competitive. La sentita partecipazione del pubblico accademico e di relatori di rilievo internazionale ci fa capire quanto siano attuali gli argomenti che trattiamo in questi giorni”. Il forum di Otranto, che continuerà praticamente senza sosta per l’intero weekend, è aperto al pubblico e ospita la crème dei relatori internazionali che hanno aderito a OLE. Due sono gli obiettivi principali dell’iniziativa: diffondere una reale conoscenza sulle dinamiche dell’illegalità internazionale e trovare nuovi e più efficaci metodi per contrastarla. “ L’elemento principale che sta emergendo in questi giorni di lavori è che la vastità della zona grigia finanziaria è pari a quella della zona lecita”, ha spiegato Vittorio Agnoletto, curatore culturale di OLE. “Tuttavia, c’è ancora spazio di intervento per una finanza etica: per questo la società civile deve premere sulla società politica e sulle istituzioni internazionali affinché si impegnino per stroncare questa situazione”.

Ad aprire i lavori questa mattina, la commemorazione di Toni Fontana, giornalista dell’Unità a cui è stata dedicata la giornata odierna del forum. Il primo dibattito, seguito con notevole interesse dal pubblico pugliese, è stato tutto sudamericano, con due ospiti fra i più attesi: Ricardo Vergas Meza, direttore di Acciòn Andina Colombia e Carlos Hernandez, l’honduregno direttore di Asj (Asociacion para una Sociedad mas Justa).

“Un punto cardine per la lotta all’illegalità è la fiducia tra cittadini e giustizia”, ha detto Vergas Meza. “La collaborazione diretta tra questi due nuclei quando hanno come interesse comune la sanità del tessuto sociale, è ciò che porta ai migliori risultati tangibili nella lotta alla malavita”. Proprio sul tema della giustizia e sulla sua naturale interconnessione con la lotta all’illegalità, è intervenuto anche il magistrato Francesco Greco, magistrato della Procura di Milano, fra i massimi esperti sul tema dei reati di natura finanziaria. “La difficoltà della magistratura a contrastare la criminalità organizzata è soprattutto riconducibile a due questioni”, ha riassunto Greco, “una è che è difficile inquadrare le complesse operazioni finanziarie illegali nelle violazioni del diritto. L’altra è che la magistratura ha potere locale, mentre la finanza ha un’azione globale”. E, proprio Greco, ha sottolineato l’importanza di eventi come Ole, che portano in primo piano il tema della legalità e che intersecano la dimensione locale della lotta alla criminalità con quella internazionale, creando sinergie inedite che auspicabilmente porteranno a nuove frontiere risolutive.

“La grande risposta data a questo genere di iniziative mi fa pensare che finalmente la gente stia alzando la testa. Vedere sale gremite di giovani attenti a comprendere quei meccanismi illegali che dominano il mondo mi fa pensare che ci si voglia realmente scontrare con le dinamiche dominanti che ne stanno alla base”.

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