2 settembre

Giovedì sera il gruppo si è diviso tra due attività: una parte di noi si è recata ad una serata organizzata per la giornata del creato, l’altra ha incontrato Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni. Di Egidia ci ha colpito la sua serenità nel ricordare il figlio: seppure con profondo dolore da ogni sua parolatraspare la forza con cui continua a lottare e a portare avanti le scelte e gli ideali di Vittorio. Ci ha raccontato di lui, di come la sua sia stata una vita bellissima, spesa per stare vicino ai più deboli lottando per i diritti umani; siamo rimasti stupiti da come fosse diversa invece l’idea che di lui avevano dato i mezzi di informazione.

Sentiamo con commozione il racconto dell’arrivo di Vittorio a Gaza con la prima Flottilla, il suo costante supporto nelle attivitàdei pescatori e degli agricoltori palestinesi troppo spesso ostacolati con la forza dallo Stato di Israele mentre cercavano semplicemente di guadagnarsi da vivere. Egidia ci ha spiegato che la ricerca della pace deve necessariamente nascere della giustizia, che ne è madre e sorella.

Alla fine dell’incontro siamo tornati a casa profondamente toccati dalla testimonianza che abbiamo ricevuto per l’umanità che ne traspariva. Nel frattempo l’altro gruppo di ragazzi ha cenato con un frugale pasto ecologicamente sostenibile, preparato e servito dai membri della comunità di don AngeloCupini. Poi abbiamo raggiunto il vicino termovalorizzatore di Valmadrera, partendo dal parco del Rio Torto. Lì abbiamo poi assistito ad uno spettacolo d’intrattenimento musicale. L’evento è stato aperto da un balletto dei ragazzi della comunità “La casa sul Pozzo”.La serata è poi proseguita con una serie di sketch riguardanti l’ambiente ed in particolare sul termovalorizzatore.

Oggi abbiamo invece iniziato la nostra attività presso la SS 36 Milano-Lecco ai cui margini abbiamo trovato una discarica abusiva: era impressionante la quantità di rifiuti abbandonati, che comprendevano non solo materiali di scarto, ma anche oggetti ingombranti e rifiuti sanitari. Ciò che ci ha colpito maggiormente è che ciò sia accaduto nonostante in questo territorio ci sia un ottimo sistema di smaltimento rifiuti e la discarica disti solo qualche centinaio di metri. Abbiamo trovato anche delle lastre di eternit che è altamente tossico e necessita di uno smaltimento speciale; noi non lo abbiamo potuto raccogliere, ma abbiamo fatto la segnalazione al vice-sindaco che ci ha promesso che se ne farà carico.