31 agosto 2011

Martedì sera abbiamo assistito all’incontro con Lorenzo Frigerio, referente di Libera in Lombardia e con Luciano Scalettari, giornalista di Famiglia Cristiana. Il tema al centro del dibattito riguardava l’inchiesta giornalistica portata avanti da Ilaria Alpi e rimasta irrisolta. Scalettari ci ha raccontato del suo lavoro di approfondimento sui fatti di corruzione svoltisi in Somalia e di come sarebbe necessario approfondire questo come i moltissimi altri casi irrisolti. Dal racconto di Scalettari e dalle sue risposte alle nostre domande è emerso un forte senso di impotenza del giornalista, che vorrebbe indagare su fatti specifici.

Nel caso di Scalettari, ad esempio, approfondendo i traffici illeciti di rifiuti tossici lungo la rotta Italia-Somalia che dovrebbero essere confermati da ulteriori carotaggi nel terreno, ma che non possono essere effettuati per una mancanza di fondi non erogati né dalla sua casa editrice né da fonti istituzionali che non mettono a disposizione la cifra. A cena ci siamo incontrati con il coordinamento di Libera Vigevano e con Marco Fraceti, autore del libro “Briangheta”. L’ autore del testo ci ha spiegato come anche nella produttiva Brianza, terra da sempre nell’ideale comune immune dai condizionamenti delle criminalità organizzate, ci siano inquietanti legami tra tessuto economico-sociale (in particolare nel settore dell’edilizia e della movimentazione terra) e la ‘ndrangheta.

Senza dimenticarci di una classe politica locale troppo spesso permeabile a farsi condizionare ad esempio nella redazione dei piani regolatori, “amici del cemento” e degli affari di pochi a scapito della collettività. Questa mattina abbiamo terminato invece il lavoro di sgombero alla ex-pizzeria Giglio. E’ stato emozionante alla fine della mattinata poter finalmente vedere come la maggior parte dei locali della pizzeria fossero sgomberi e privi dei vecchi resti di Rolando Coco. Questo pomeriggio con gli amici di Libera Milano e provincia abbiamo incontrato Davide Mattiello di Libera e l’ex-carabiniere in congedo Paolo Chiandotto. Nelle parole di Mattiello ricorrevano spesso le figure di Carlo Alberto Dalla Chiesa e di Giovanni Falcone e l’importanza di avere a disposizione per sconfiggere la mafia “un esercito di insegnanti”, cioè un popolo dotato di una forte cultura in grado non solo di fermarsi alla manifestazione del dissenso, ma di organizzarsi per provare a cambiare in meglio il posto in cui viviamo.