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Libera Locrice: «Grave e preoccupante l’attentato a Don Giuseppe Campisano»

Di Coordinamento Libera Locride il . Calabria

Il Coordinamento della Locride di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, esprime piena solidarietà a Don Giuseppe Campisano, parroco della Chiesa di San Rocco a Gioiosa Ionica, vittima di un attentato contro la sua autovettura. I colpi esplosi la scorsa notte sono un gesto di particolare gravità, che deve destare preoccupazione, e giusta attenzione, in tutti coloro che sono impegnati nel difficile percorso di crescita civile della comunità gioiosana.

L’ennesimo attentato a padre Giuseppe Campisano, già in passato vittima di minacce, sono inoltre un’azione vigliacca contro l’intera comunità, tanto più grave perché realizzata all’indomani della conclusione di un momento particolarmente importante e sentito per i gioiosani, i festeggiamenti in onore del santo patrono di Gioiosa Ionica, San Rocco. Appare purtroppo evidente la volontà di alcuni nel perseguire la strada della violenza e dell’intimidazione, contro coloro che, come Don Giuseppe, sono quotidianamente impegnati nell’azione di affermazione dei valori di giustizia e solidarietà.

Evidentemente non sono bastate neanche le autorevoli parole del vescovo di Locri-Gerace, S.E. Giuseppe Fiorini Morosini, che proprio domenica scorsa, durante la processione di San Rocco, aveva tuonato contro quei comportamenti che di fatto contraddicono i valori della civile convivenza, esortando la comunità gioiosana a non farsi ingannare dai falsi miti e invitandola a seguire l’esempio del “pellegrino” San Rocco. Rispetto a tutto ciò riteniamo che il percorso non può che essere uno solo: incrementare gli sforzi nella direzione già intrapresa negli ultimi anni, costruendo spazi di partecipazione e di sensibilizzazione rispetto ad alcuni fenomeni, promovendo momenti di riflessione, sostenendo  quelle realtà impegnate nel sociale che giornalmente si fanno carico degli ultimi.

Non è un caso che su queste strade abbiamo incrociato positivamente Don Giuseppe, sempre pronto e attento nell’accompagnare tali sforzi. Sappiamo bene quanto in questi momenti sia importante rompere quella cappa di solitudine che spesso accompagna chi è vittima di tali attentati, al di là delle espressioni di solidarietà dei primi momenti. La “continuità” della nostra azione civile è l’antidoto migliore contro l’isolamento e la solitudine di chi viene colpito così vigliaccamente.

L’associazione Libera, a cominciare dal suo presidente Luigi Ciotti, ribadisce la piena volontà di continuare a camminare a fianco al parroco di Gioiosa Ionica. Don Giuseppe sappia che non è solo in questo suo cammino, che non intendiamo rinunciare agli spazi di libertà che faticosamente lui e la sua comunità ecclesiastica hanno costruito in questi anni, che quegli spazi li difenderemo fermamente da chi intende occuparli con la violenza e la sopraffazione.

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