29 agosto 2011
La nostra settimana è iniziata con un lunedì intenso tra attività di lavoro e di studio. Dopo la colazione siamo partiti alla volta della pizzeria Del Giglio di Lecco, bene confiscato alla famiglia Coco Trovato nei primi anni Novanta. Il lavoro è stato proficuo, svolto assieme ai ragazzi della cooperativa Talento e ad alcune ragazze degli scout di Lecco. Piacevole sorpresa è stata poi la presenza del sindaco di Lecco Virginio Brivio venuto ad augurarci buon lavoro. Abbiamo svuotato locali e sgomberato mobili, sedie e tavoli per poter meglio riciclare i materiali ingombranti legnosi e ferrosi, tutto con la solita spinta propulsiva che sta caratterizzando questo campo organizzato da Legambiente e da Libera. Il lavoro di sgombero e ripulitura dei locali della Giglio verrà completato presumibilmente entro mercoledì e successivamente il locale verrà rimesso nelle mani del Comune che ha in programma di trasformarlo in un centro ricreativo per anziani. Ulteriore elemento che ci ha dato nuova energia e soddisfazione per il nostro lavoro è stato l’interessamento da parte della popolazione che si è fermata per controllare come procedessero i lavori ed informarsi sulla futura destinazione dell’edificio. Il fatto che tale luogo è considerato uno dei principali simboli della città per quanto riguarda i beni legati alla malavita ci ha riempito ancor più di un misto di orgoglio e vittoria per la nostra attività. Mentre ci aggiravamo curiosi tra le stanze il nostro pensiero ci riportava ai tempi in cui questo luogo era stato abitato e attraverso le foto e gli oggetti presenti abbiamo cercato di ricostruire la storia nella nostra testa. Il fatto di camminare negli stessi luoghi e toccare le loro proprietà ci ha riempiti di emozione, in quanto sentivamo finalmente di aver espugnato un territorio prima considerato intoccabile. Il pomeriggio è stato invece momento di riflessione e dibattito sul tema della nonviolenza grazie al contributo e alla presenza degli amici di Pax Christi di Lecco. Spunti di dibattito sono emersi dal tentativo di contestualizzare nella società contemporanea un tema fondamentale del Pensiero orientale, motore oltretutto della rivoluzione avvenuta nel Novecento in India e guidata dal “Mahatma” (cioè Grande Anima) Gandhi, leader del movimento nazionalista dello stesso paese. Il binomio lavoro-studio è stato perciò estremamente gratificante anche oggi e ha fatto scivolare via le ore in un battibaleno. Il campo prosegue speditamente con la speranza profonda che il messaggio che stiamo cercando di far arrivare alla cittadinanza possa essere recepito senza titubanze.
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