26 agosto 2011
Ieri giovedì 25 agosto, dopo una faticosa biciclettata, siamo tornati a casa nel tardo pomeriggio e, dopo avere fatto un sostanzioso pasto, abbiamo passato la serata in compagnia di appartenenti a Libera particolarmente attivi sul fronte inerente la confisca dei beni sottratti alle mafie e la loro riassegnazione a fini sociali. La sera, grazie alla collaborazione della parrocchia di Belledo, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare e dibattere di argomenti molto interessanti riguardanti i beni confiscati alle mafie: l’incontro pubblico è cominciato con l’intervento di Roberto Iovino, coordinatore dei campi di Libera in tutta Italia, il quale ha saputo spiegare sinteticamente come dei territori agricoli confiscati alla mafia possano essere riutilizzati per fini più utili. Ad esempio attraverso l’inserimento in un ambito lavorativo in regola di giovani che spesso e volentieri lavorano “in nero”, senza diritti e senza un contratto. La serata è proseguita con l’intervento di Davide Pati di Libera che ha messo in luce il processo che avviene dalla confisca di un bene fino al suo riutilizzo sociale. In seguito c’è stata presentata l’esperienza di due cooperative sociali presenti tra Lecco e Milano. Infine è stata la volta della cooperativa “Arcobaleno”, che gestisce attualmente il centro diurno per anziani a Galbiate, in una villa confiscata negli anni ’90 a famiglie di ‘ndrangheta.
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