25 agosto 2011
Mercoledì sera abbiamo montato con l’aiuto degli scout Agesci di Lecco e Cngei di Valmadrera la tenda della Memoria nei Giardinetti di Largo Montenero a Lecco.
Con questa tenda si è aperto ufficialmente il nostro campo. Alla presenza dei Sindaci dei Comuni che ci affiancano e che ospitano i beni confiscati alle mafie su cui lavoreremo nei prossimi giorni, Don Luigi Ciotti ha tenuto un breve, ma intenso discorso, nel quale ha sottolineato l’importanza del significato positivo della memoria delle vittime di mafia, che deve prendere il posto al più diffuso senso nostalgico della memoria stessa. Essa deve essere il motore delle nostre azioni, il carburante della loro continuità. Ci siamo poi spostati in Sala Ticozzi, dove abbiamo assistito ad un interessante dibattito tra Don Luigi e i Sindaci che hanno illustrato ai presenti le dinamiche proprie di ciascun territorio, lo sviluppo dei singoli progetti, le situazioni attuali e i passi che dovranno essere fatti nell’immediato futuro.
Il pubblico ha partecipato numeroso e ci ha piacevolmente colpito la presenza di tanti giovani. Come sempre, Don Luigi ci ha entusiasmato e caricato con le sue parole circa l’importanza di combattere innanzitutto la mafia che c’è in ciascuno di noi, prima ancora di combattere i meccanismi mafiosi che ci circondano, sulla necessità di prendere parte, di scegliere ancor meglio da che parte stare. Il cambiamento è possibile, ma necessita della partecipazione di ciascuno di noi! La giornata di giovedì è iniziata con la pedalata della legalità. Abbiamo attraversato in bicicletta i principali punti caratteristIci della cittadina, con il suo bellissimo lungolago, i luoghi del romanzo manzoniano, ei beni confiscati presenti sul territorio. Abbiamo utilizzato le biciclette messe a disposizione dalla Casa sul Pozzo, dove abbiamo conosciuto Padre Angelo Cupini.
La Casa svolge attività di integrazione culturale, intesa come trasformazione del tessuto sociale e non semplicemente come inclusione, essa opera infatti col fine di accogliere giovani provenienti da paesi stranieri e di supportarli e affiancarli al ricongiungimento delle loro famiglie dopo lunghi periodi di separazione. Ai giovani viene data la possibilità di creare legami di fiducia tra di loro e con il territorio che li accoglie. Nel pomeriggio abbiamo approfondito le tematiche relative al sequestro e alla confisca dei beni con l’aiuto di Davide Pati e Davide Salluzzo di Libera.
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