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Salento: filmato mentre riscuoteva il pizzo da un imprenditore

Di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

Biagio Toma, 43enne di Parabita, è finito in carcere con l’ accusa di estorsione. I carabinieri del Nucleo operativo  e radiomobile della compagnia di Casarano lo hanno arrestato in flagranza di reato, subito dopo aver incassato mille euro dalla presunta vittima. I militari lo tenevano sotto controllo da tempo, in seguito a una denuncia di una presunta estorsione  ai danni di un imprenditore di Casarano. 

Nei confronti di Toma era stato predisposto un preciso servizio di osservazione, controllo e pedinamento, anche grazie a microcamere piazzate in ufficio che hanno permesso di filmare in diretta la consegna della somma di denaro richiesta.  Le indagini hanno appurato che nei mesi scorsi l’ imprenditore aveva ceduto a una prima richiesta estorsiva da parte di Toma per un importo pari sempre a mille euro e versato con due diversi assegni.  Ma, dopo la prima estorsione, gli investigatori ritengono che il 43enne di Parabita avesse avanzato richieste estorsive sempre più pressanti e minacciose nei confronti del piccolo imprenditore salentino, anche indirettamente, tramite un socio in affari della vittima. Le indagini in corso dovranno appurare se l’ incendio, di natura dolosa, effettuato ai danni del garage del padre dell’ imprenditore sia collegato a questa vicenda.

 Il nome di Biagio Toma è noto alle cronache giudiziarie. Da quanto emerso, infatti, da un’ altra operazione sempre condotta dai carabinieri, l’ Operazione “Bamba”, il presunto boss Massimo Donadei (arrestato nel corso dell’ operazione) stava preparando un attentato ai danni di Toma per dissidi sorti sul controllo del territorio.

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