Così il Governo vuol fare la lotta alle mafie
E’ stato presentato al Consiglio dei Ministri il Codice delle leggi antimafia. Si tratta di un decreto legislativo in attuazione delle deleghe previste dal Piano straordinario contro le mafie approvato dal Consiglio dei Ministri di Reggio Calabria il 28 gennaio 2010. Il Codice delle leggi antimafia è articolato in cinque libri:
Libro I: La criminalità organizzata di tipo mafioso;
Libro II: Le misure di prevenzione;
Libro III: Nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia;
Libro IV: Le attività informative ed investigative nella lotta contro la criminalità organizzata. L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
Libro V: Modifiche al codice penale e alla legislazione penale complementare.
Nel libro I sono contenute le norme essenziali alla disciplina del fenomeno criminoso di tipo mafioso: associazione a delinquere di tipo mafioso (art. 416- bis c.p.); scambio elettorale politicomafioso (art. 416-ter c.p.); assistenza agli associati (art. 417 c.p.); aggravanti e diminuenti di mafia (art. 7, d.l. 152/91; art. 7 del decreto-legge n. 419/91); disposizioni in tema di misure di sicurezza e confisca penale relative ai delitti di mafia (art. 12-sexies del decreto-legge n. 306/92); norme relative alle indagini per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso presenti nella normativa complementare; disciplina delle intercettazioni preventive di cui all’art. 25- ter. 306/92; normativa speciale in tema di controlli, ispezioni e perquisizioni.
- Il libro II provvede alla ricognizione della normativa vigente in tema di misure di prevenzione personali (legge 27 dicembre 1956, n. 1423) e patrimoniali (legge 31 maggio 1965, n. 575) che hanno subito, nel corso del tempo, numerosi interventi di modifica. Il Libro II è suddiviso in cinque Titoli che riguardano: le misure di prevenzione personali; le misure di prevenzione patrimoniali; l’amministrazione, la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati; la tutela dei terzi e i rapporti con le procedure concorsuali.
- Il Libro III modifica, aggiorna ed integra la disciplina della documentazione antimafia, frutto di una stratificazione normativa. La nuova disciplina valorizza, in particolare, l’istituto delle informazioni prefettizie, ampliando l’elenco delle situazioni dalle quali si desume il tentativo di infiltrazione mafiosa. È prevista la realizzazione di un sistema integrato dei dati, mediante l’istituzione della “Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia” presso il Ministero dell’Interno.
- II Libro IV raccoglie le vigenti disposizioni inerenti: la Direzione distrettuale antimafia, la Procura nazionale antimafia, il Consiglio generale per la lotta alla criminalità organizzata, la Direzione investigativa antimafia e contiene tutte le disposizioni relative all’istituzione ed al funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
- II Libro V contiene le norme transitorie, di coordinamento, di abrogazione e di modifica della legislazione vigente che si rendono necessarie a seguito dell’intera operazione di riordino.
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