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Sviluppo e sotenibilità, modelli a confronto

Di Rosanna Picoco il . Progetti e iniziative, Toscana

 «La giustizia è il nostro obiettivo, non la legalità». Queste le parole di Luigi Ciotti durante l’incontro con i “compagni di viaggio” di Libera. I sostenitori e gli amici di Libera si sono incontrati per confrontarsi sull’importanza di credere e di investire in nuovi modelli di sviluppo. Ne hanno parlato insieme a Ciotti, in occasione della festa nazionale dell’associazione, Antonio Bernardi, presidente della Fondazione Vodafone, Walter Dondi, direttore della Fondazione Unipolis, Stefania Mancini, consigliere delegato  della Fondazione Charle Magne, Paolo Mazzotto, presidente della Fondazione Bnl, Stefano Bassi, Presidente della Legacoop Toscana, Francesco Petrelli, di Oxfam Italia e Giampiero Calzolari presidente dell’Agenzia Cooperare con Libera Terra.

Tante sono le iniziative e i progetti coraggiosi che, negli anni, Libera ha realizzato e continua a fare su tutto il territorio nazionale. Le cooperative di Libera Terra sono nate grazie al supporto di chi ha creduto in loro e ha dato fiducia ai tanti giovani che lavorano sui terreni liberati dalle mafie. Oasi di legalità in contesti difficili. Progetti condivisi con le tante fondazioni che hanno accompagnato e finanziato il lavoro di Libera. Momenti per fare rete e sostenere quelle realtà associative che operano in territori svantaggiati, offrendo opportunità uniche per uscire dal disagio.

Un’occasione di cambiamento che non si limita solo all’elargizione di fondi al terzo settore. I diritti dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente e il coraggio di investire in progetti innovativi sono la sfida che il nostro Paese si trova davanti. Il terzo settore è troppo spesso la vittima privilegiata dei tagli alle spese decise dal Governo. E’ proprio in questo vuoto che le fondazioni hanno il “dovere” di intervenire. C’è bisogno di sviluppo e di diritti, perché i giovani hanno bisogno di credere in un futuro diverso e che non sono soli.

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