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Condanna Di Emidio: la soddisfazione della Procura

Di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

Grande soddisfazione in Procura. La sentenza ha accolto ampiamente le richieste del pubblico ministero, ma soprattutto ha aperto la strada alle vittime di mafia che potranno chiedere il risarcimento accedendo ai fondi previsti.
I crimini sono stati giudicati come atti compiuti con modalità mafiose, «commessi con particolare coartazione psicologica in un breve arco di tempo temporale ed in un ambito territoriale circoscritto, così da richiamare l’esistenza di un forte sodalizio criminoso, indipendentemente dalle finalità insite in ciascuna azione» si legge nell’accusa del pm Elsa Valeria Mignone.
Potranno, quindi, accedere ai fondi di risarcimento non solo i parenti delle vittime assassinate, ma anche coloro che hanno subito rapine o ritorsioni ai danni delle proprie attività o delle proprie abitazioni.

Nel dispositivo della sentenza, pronunciato ieri dal Presidente della Corte d’Assise Giacomo Conte, a latere Francesca Mariano, è previsto il risarcimento del danno per le 23 vittime che si sono costituite parte civile. Ma l’aver riconosciuto la mafiosità delle azioni allarga il beneficio a tutte le parti offese. Da notare che la Corte d’Assise, inoltre, ha ordinato la trasmissione della sentenza con motivazione al pubblico ministero affinchè possa riscontrare le dichiarazioni prodotte da un testimone reputate in odor di falso. Si prevede che il deposito della motivazione avverrà nei prossimi novanta giorni. Il collegio difensivo era formato dagli avvocati Giuseppe Guastella, Marcello Tamburini, Alessandro Longo, Cosimo Rampino, Gian Vito Lillo, Luigi Corvaglia e Mario Coppola.  

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