Appello: non si indebolisca il contrasto alle mafie
Al Governo della Repubblica
Al Parlamento Italiano
Le sottoscritte Associazioni antimafia, Organizzazioni sociali e professionali esprimono la loro profonda preoccupazione per la formulazione attuale del decreto legislativo concernente il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Se fosse approvato senza alcuna modifica, si indebolirebbe il contrasto alle mafie. Chiediamo che le competenti commissioni ascoltino gli esperti di “diritto della criminalità organizzata”, i rappresentanti del Movimento antimafia e delle organizzazioni del lavoro e dell’impresa affinché la proposta di decreto legislativo sia modificata per: Non cancellare dal Codice penale la legge Rognoni – La Torre, pietra miliare dell’impegno dello Stato contro la mafia; Semplificare l’insieme delle procedure della legislazione antimafia; Individuare un migliore coordinamento tra gli organi proponenti le misure di prevenzione; Cancellare i brevi termini di efficacia del sequestro e della confisca dei beni mafiosi; Non vendere i beni confiscati; Rendere cogenti le norme di incandidabilità e di ineleggibilità di chi è compromesso con la mafia; Prevedere i nuovi reati, dall’autoriciclaggio a quelli connessi all’ecomafie, all’immigrazione, alla finanziarizzazione e globalizzazione delle imprese mafiose; Recepire le direttive e le decisioni quadro dell’Ue e le convenzioni dell’Onu Noi, rappresentanti della società e dell’economia Vi chiediamo di rafforzare, senza compromettere, quanto è stato fatto contro la mafia, a prezzo di tanto sangue innocente, dallo Stato e dalla società civile.
Firmatari:
Anm
Arci
Articolo21
Centro Pio La Torre
Cgil
Confindustria
Gruppo Abele
Legacoop
Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie
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