Mafia: InterconfidiMed, approvato protocollo di legalità
Le circa 900 imprese associate a InterconfidiMed, consorzio fidi 107 siciliano di matrice confindustriale, si impegnano a non tenere rapporti con la criminalita’ organizzata, a non subire ricatti o richieste estorsive e a denunciare ogni fatto illecito alle autorita’ competenti. Lo ha stabilito l’assemblea dei soci, riunita a Palermo, che ha adottato il Codice etico di Confindustria e un nuovo modello organizzativo e che ha anche apportato alcune modifiche allo Statuto, secondo le indicazioni di Bankitalia, tali da rafforzare i meccanismi di legalita’ e di controllo anche i fini dell’antiriciclaggio.
Con queste decisioni, si sottolinea in una nota della societa’, InterconfidiMed, presieduta da Gaetano Licata e amministrata da Italo Candido, ”e’ uno fra i primi consorzi fidi in Italia a porsi come presidio antimafia nel settore delle garanzie reali prestate alle aziende socie sulle linee di credito concesse loro dalle banche”. L’assemblea ha anche approvato il bilancio consuntivo 2010, che si e’ chiuso, rispetto all’esercizio del 2009, con un incremento del 21% del numero di soci (786) e del 18% in termini di affidamenti bancari (178 milioni di euro), con un patrimonio netto di vigilanza di oltre 7 milioni di euro e con un tasso di escussione garanzie da parte delle banche, in caso di insolvenza dei clienti, pari ad appena lo 0,10%. Numeri che si presentano in ulteriore e deciso aumento gia’ nel primo semestre 2011, con un numero di soci salito a 850, affidamenti per 195 milioni di euro e richieste di fidi per altri 35 milioni di euro. (ANSA).
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